
Per l’Onu bisogna ridurre le nascite trasformando aborto e contraccezione in diritti per gli adolescenti

La piaga che affligge il mondo degli adolescenti? Per milioni di loro gli ostacoli allo sviluppo sarebbero dovuti alla «mancanza di accesso ai mezzi per decidere liberamente se, quando e con quale frequenza avere un figlio». Ad associare l’alto tasso di natalità al «basso status delle loro case e comunità» è il rapporto annuale del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa), pubblicato il 18 novembre scorso e ripreso dalla stampa solo per sottolineare che il numero degli adolescenti in vita è il più alto della storia (1,8 miliardi).
COME DARE BENESSERE. Eppure il contenuto principale del rapporto è un altro: la necessità di accelerare la riduzione della popolazione, offrendo aborto, contraccezione e benessere, perché così «generalmente se i genitori si sentono più sicuri di avere famiglie più piccole, questo contribuisce ad una riduzione graduale dei tassi di fertilità». L’obiettivo del fondo Onu è quindi esplicito, dato che «meno figli significa avere più risorse disponibili per investire, in modo da poter aumentare il reddito domestico nel lungo termine». Ergo la contraccezione d’emergenza si trasforma in «una cosa di cui in particolare gli adolescenti hanno bisogno». Gli altri metodi di regolazione delle nascite sarebbero infatti «inefficaci». Secondo Unfpa «la contraccezione d’emergenza, tuttavia, è spesso limitata» e si aggiunge alla difficoltà delle «adolescenti e giovani donne in cerca di aborto sicuro, che si trovano a dover affrontare differenti problemi di accesso in diversi Paesi».
OPERATORI BIGOTTI. A provarlo sarebbero «alcune ricerche» che «hanno dimostrato che, rispetto alle donne anziane, le più giovani sono più inclini ad aspettare ad accedere all’aborto», il che sarebbe un male, da attribuire al fatto che «gli adolescenti, in particolare gli adolescenti non sposati, spesso devono affrontare operatori sanitari ostili e che danno giudizi. Alcuni possono rifiutarsi di fornire servizi, altri rimproverare gli adolescenti che secondo loro non dovrebbero avere rapporti sessuali». Inoltre, «nonostante il fatto che le linee guida dei medici mettono poche restrizioni d’età, o nessuna, per quasi tutti i contraccettivi, molti operatori credono erroneamente che le giovani donne non dovrebbero usare metodi contraccettivi di lunga durata d’azione». Ed è bene precisare che «questi atteggiamenti non si limitano ai paesi in via di sviluppo».
COLPA DELLA RELIGIONE. Ma le pressioni che ostacolano la riduzione della popolazione arrivano da molte direzioni. Tutti, «amici, famiglie e comunità cospirano per porre ostacoli tra i giovani e quello di cui hanno bisogno per realizzare i loro diritti alla salute riproduttiva e sessuale». Fra gli impedimenti vanno incluse «le pressioni verso le coppie sposate a rimanere incinta e ad avere un bambino al più presto possibile dopo il matrimonio», di cui viene data colpa sopratutto alle «comunità, ai guardiani come i leader religiosi e tradizionali, ai genitori, agli insegnanti e ad altri che regolano l’accesso alle informazioni e servizi (aborto e contraccezione, ndr). (Gruppo sul ruolo dell’intervento comunitario in ASRH, 2007; Organizzazione Mondiale della Sanità, 2009)».
Anche se poi, fra questi, c’è chi ha maggiori responsabilità, perché «la più forte opposizione alla completa educazione sessuale viene spesso da gruppi di comunità e istituzioni religiose». Un’ulteriore barriera è poi rappresentata dall’«età stabilita delle leggi per il consenso, che richiedono agli adolescenti di ottenere l’autorizzazione di un genitore o di un tutore per utilizzare un servizio o che limitano l’accesso ai minori di una certa età», per non parlare delle norme che pongono «dei limiti alle informazioni (educazione sessuale, ndr)».
LA LEGGE E LA SCUOLA. Per L’Unfpa occorre superare gli ostacoli attraverso «l’istruzione, in particolare oltre il livello primario» e la spinta all’adozione di regole che «garantiscano a tutte le persone il diritto all’accesso ai servizi, senza richiedere particolari autorizzazioni ad altri membri della famiglia». Si auspicano dunque nuovi «comportamenti e risultati che possano essere influenzati da interventi politici, come ad esempio quelli per ridurre l’età o le restrizioni sul consenso parentale», incrementando l’accesso all’aborto e alla contraccezione con «la distribuzione di preservativi in strada e la sensibilizzazione e l’accesso alla contraccezione d’emergenza senza ricetta». Sopratutto, «l’integrazione dei servizi in ambienti scolastici può essere un modo efficace per renderli gradevoli ai giovani».
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22 commenti
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E l’Onu, non è forse una religione più clericale di tutte le altre?
HAI RAGIONE in tutto…. anch io sono mamma di due bellissimi bimbi e sentir parlare con questo cinismo di aborto e bambini trattati come oggetti credimi mi sento MALE… e’ orribile ….
“…per realizzare i loro diritti alla salute riproduttiva e sessuale…”
trattare la gente come animali e non come esseri umani facendogli credere che è per il loro bene.
@ filomena
Ma come volete tanto la liberta’ di fare come vi pare pero’ siete contenti se vi impongono quanti figli fare….. liberta’ liberta’ liberta’ e alla fine decidono loro quello che e’ meglio per te…. e quindi io devo fare un tot di figli limitato altrimenti non c e’ spazio per tutti…. se magari mangiassero meno soldi forse ci sarebbero piu opportunita per aprire strade agli adolesdenti…..
@ Veridas,
il tuo è buon senso ma parli a gente che non gliene frega nulla. Tutta l’umanità per loro è qui ed ora e nel piacere che possono captare.
Se l’umanità dipendesse da loro, intendo da un loro gesto solidaristico nei confronti dell’essere umano che comporti una loro privazione , finirebbe tutto domani.
Se uno dicesse che una civiltà muore se tutti pensassero come loro, ti risponderebbero “che dobbiamo salvaguardare la stirpe?”. Se vedono un bambino che ride, o sentono il loro deflagrante chiasso divertito mentre che giocano…. diventano ghiaccio.
La loro capacità di descrivere una gravidanza con espressioni da film horror è la misura del colore della loro anima (mia moglie inorridisce a leggerle, e di figli ne ha fatto tre). Il disquisire di gravidanza voluta o non voluta come diritto è pretestuoso per razionalizzare un odio ed una sterilità caratteriale. Per ora dichiarano che l’embrione non è un essere umano, ma è un seme, questo, che maturerà finché non vedranno neanche il neonato come un essere umano (perché figurati se il male non limita se stesso e non cerca altri ostacoli da superare).
Poi, dice che vescovi e medici kenioti e laboratori sudafricani non hanno ragione di sospettare che il vaccino anti-tetano fosse una scusa per una sterilizzazione di massa. E se la verità venisse fuori, del tutto in conformità a questo genere di programmi onusiani, nessuno pagherà o si scandalizzerà. E le femministe e il Circolo dell’-Ena non diranno un bel nulla in difesa dell’autodeterminazione della donna, come hanno taciuto sugli aborti in India e Cina, come sulle donne usate come “arma biologica” dai palestinesi: in questi casi, tutti zitti. Mentre quando la chioesa difende le donne, le femministe scendono in campo per difendere l’O.N.U.: e al diavolo le donne di quello che una volta era il Terzo Mondo!
Caro Raider, il collegamento con quella faccenda del vaccino è stata immediata per molti !
Questo comunicato è da brivido !
Dateli alle vostre figlie i contraccettivi ormonali per decenni ! Alle mie darò dei consigli più salutari ! Indico e indicherò una strada umana, che non censura niente, che non le rovina, peggio delle mucche, che almeno qualcuno le difende dalle bombe ormonali !
I contraccettivi ormonali fanno malissimo !
Basta aprire un libro di fisiologia qualsiasi, per vedere quante conseguenze, su tutto l’organismo, abbia il blocco dell’ovulazione nella donna , che delicato equilibrio ci sia nel ciclo femminile preposto a dare la vita, con connessioni sul cervello , sulla circolazione, sull’apparato riproduttivo….
Bloccare l’ovulazione in una età come l’adolescenza è da cri minali.
Già. L’O.N.U. usa questi strumenti di promozione deella causa umana; e i mezzi d’informazione sono schierati massicciamente col Pensiero Unico; e i loro scagnozzi o tifoserie vengono fino a qui per spiegarci che, non, non è così, che è ttutto così vario e paritario, il dibattito pubblico in questo Paese e nell’Ue! Ma, almeno, qui trovano gente, cara Giovanna, che non si arrende né si arrenderà MAI!
NON AL PENSIERO UNICO!
W LE SENTINELLE IN PIEDI!
Quelle del vaccino antitetano presenta una serie di indizi gravi e concordanti: Abbiamo un vaccino con un componente che abbassa il costo di produzione e provoca sterilità. Dall’altra abbiamo un organismo soprannazionale con tante articolazioni, che da sempre presenta l’aborto come salute e diritto umano. Che non mi pare abbia levato voce contro politiche cinesi del figlio unico obbligatorio e neanche voci di protesta per le voci insistenti di efferati infanticidi ai trasgressori della stessa legge. Le ragioni, stante gli attori, ci sono tutte per sospettare qualcosa di enorme (si tratta due milioni di donne) esiste , ma siamo in una situazione che può tranquillamente passare in sordina dalla grande informazione. Cosa che comporta che la gente non riesce a percepire minimamente quello che si sono in grado di fargli subire ed inibendo, se non altro, anche l’elementare istinto di conservazione (oggi in Kenia …ma domani?)
Bisogna dirlo chiaramente: o l’ONU dimostra la sua utilità nelle questioni importanti ed urgenti come la situazione in Nigeria, Ucraina, medio oriente, oppure si scioglie. A che pro pagare una marea di buffoni che vogliono imporci le loro idee ridicole?
io credo semplicemente che a quell’età nn si è in grado di prendere decisioni e che ci vuole x forza una guida e una educazione, anche se nn ci piace o nn la condividiamo. da lì uno però parte e cresce. lasciare le persone completamente indipendenti di fare quello che vogliono le porta a diventare egoiste, arroganti e infelici:nn crescono! rimangono eterni bambini/adolescenti capricciosi.x esempio nn si diventa felici facendo sesso a manetta e sballi vari tipici dell’adolescenza, nn ci vuole un genio a capirlo…ma c’è chi nn crede a ciò e ci prova lo stesso -e ho conosciuto ragazzi/e che ci hanno provato-hanno poi scoperto che nn erano lo stesso felici. nella vita ci vogliono mezze misure.
cmq anche in africa volevano sconfiggere l’ aids cn i contraccettivi e hanno visto che nn è cambiato nulla, mentre quei bigotti operatori che facevano dell’educazione all’affettività hanno avuto successo! come mai? meditate gente meditate!
Non so se qualcuno letto l’articolo presente in home page del corriere un paio di giorni fa, infarcito di gravissime inesattezze , a proposito della pillola dei 5 giorni dopo, che dà voce all’ad della ditta ed è addirittura firmato dalla redazione salute del corriere !
La cosa che mi ha colpito di più è la protervia, la sicurezza di passarla liscia perché si è dalla parte del più forte, dalla parte del denaro, dalla parte di chi può violare qualsiasi dato scientifico, perché il Corriere “puo'”, l’ Ema può, l’Oms può, l’Onu può.
“Il farmaco, spiega l’Ema, è «un contraccettivo d’emergenza usato per prevenire gravidanze indesiderate se assunto entro 120 ore (5 giorni) da un rapporto sessuale a rischio, e agisce prevenendo o ritardando l’ovulazione”.
Voglio dire, come si fa a mettere nero su bianco una tale falsità: se lo sperma rimane fertile entro le 72 ore dal rapporto, al massimo, e l’ovulo ha una vita circa di 6 , ore, come può una pillola , ben cinque giorni dopo, impedire una gravidanza agendo sull’ovulazione ? Se l’ovulo , in questo tempo, è stato fecondato, è stato fecondato, e l’azione è di eliminazione dell’ovulo fecondato, se l’ovulazione invece non c’è stata, la pillola dei CINQUE giorni dopo non servirebbe a niente, cioè se esclusivamente ritardasse l’ovulazione, la gravidanza non sarebbe mai impedita ! Cioè, riescono a scrivere, senza che nessuno si metta a ridere “prevenendo o ritardando l’ovulazione “, quando, dopo CINQUE giorni, lo sperma non è più fertile e se l’ovulazione avviene o non avviene, non cambia niente .
Mentre cambia, se il nuovo essere umano è presente : l’accoppiamo !Cioè, con la pillola dei 5 giorni dopo, si ha la certezza MATEMATICA di non agire sull’ovulazione per non avere il figlio, ma di effettuare un aborto vero e proprio !
Ma si sentono capaci di poter dire tutto e il contrario di tutto, questi nuovi padroni del mondo.
Sono arrivati ad un nuovo livello di propaganda. Si possono permettere di scrivere quello che vogliono, non dare spazio alla prova contraria e rendere vera per il periodo che gli serve qualsiasi cosa. Già da tempo mi sembra che hanno la consapevolezza che possono spingersi ben oltre per creare e disfare quello che vogliono.
Il vero problema è che non vedo chi può contrastarli.
Pensa Toni, che su Donna Moderna, dopo le perle di falsità sulla pillola del giorno dopo, e articoli su quanto sia normale essere perv ersi con descrizione e promozione delle varie pratiche
( parliamo di un giornale per famiglie ! ), hanno pubblicato un articolo diffamatorio sulle sentinelle in piedi, tramite intervista ad un sociologo avvelenato e senza mezzo contraddittorio, senza citare lontanamente le violenze subite dalle sentinelle e senza una parola in difesa della loro libertà di opinione.
La direttrice ha poi pubblicato una lettera di protesta e non potevo credere alla sua risposta alla lettrice ,che protestava più che giustamente : ha detto che il giornale aveva dato voce alle sentinelle, raccontando come erano nate e chi erano .Peccato che l’avesse fatto in termini totalmente negativi, falsi e pretestuosi !
E quando, oltre a Corriere e Repubblica, anche Donna moderna e Vanity Fair fanno campagne simili, in modo assillante e in totale malafede, siamo messi proprio male.
Non si possono contrastare, sono troppo forti, bisogna ripartire dall’uomo, dal suo desiderio di felicità e compimento, non ci sono altre possibilità.
E perché non insegnare il valore della castità?….
E perché non direttamente quello della castrazione?
Caro LU
La castità ti dice che non devi usare il sesso come il semplice orinare. Dargli un significato umano.
Semplicemente perché aumenterebbe il numero dei repressi iscritti al partito del “siamo nati per soffrire”
Basta leggerti
“Siamo nati per soffrire” lo dicono già adesso grazie alla vostra becera idea di sesso vissuto compulsivamente (ripeto … una delle poche cose che sapete dare). L’essere repressi non coincide con la capacità di avere una disciplina (ma tu ti confondi …e rendi esperienze umane tutte uguali anche quando sono diverse).
L’essere almeno “temperanti”, servirebbe ad acquisire controllo su se stessi che è già un livello di libertà ( ma è una liberta vera non la parodia che intendete voi). Fa parte di una tradizione che precede lo stesso cattolicesimo, quando esisteva una idea di uomo con virtù ed eccellenza finalizzati ad uno scopo. Una civiltà a te sconosciuta (che vedi solo comode case e vita media ) .
@Filomena
il tuo commento è talmente prevenuto e superficiale che ti si può rispondere solo affermando che per te la felicità consiste nell’abortire e fottere senza un perchè.
Come sempre volutamente si fa una gran confusione sull’argomento mescolando in uno stesso calderone aborto, contraccezione d’emergenza e uso di contraccettivi come i preservativi che di per sé non hanno nessuna controindicazione. Si arriva addirittura a fare confusione tirando in ballo e condannando anche la sola idea di pianificare quando e se fare figli. Qui poi si sta parlando di adolescenti che hanno davanti tutto il tempo del mondo anche solo per porsi l’eventualità di diventare genitori.
Da questo punto di vista il rapporto evidenzia giustamente come gli adolescenti subiscano pressioni da una morale bigotta che traspare anche dai toni dell’articolo, la quale li vorrebbe sostanzialmente incapaci di governare la propria affettività e la propria sessualità legandola patologicamente e obbligatoriamente alla procreazione. In realtà invece favorire l’uso responsabile della contraccezione previene il ricorso all’aborto. La prevenzione dell’aborto infatti non coincide con il convincere le adolescenti già gravide a portare avanti la gravidanza compromettendo magari lo studio, ma responsabilizzare rispetto alla contraccezione che andrebbe praticata sempre tranne quando si decide che si vuole mettere al mondo un figlio. Dunque ridurre il numero degli aborti, cosa peraltro importante, non dovrebbe necessariamente coincidere con l’aumento delle nascite ma con una sensibilizzazione alla contraccezione che per così dire agisce a monte, prima della gravidanza. Il vero problema di una certa morale è che non si accetta l’idea che i figli non piovono dal cielo come dono di Dio ma siamo noi che decidiamo di diventare o meno genitori.