
Operai, Cgil e il dott. Canavesio
Aziende in difficoltà, dislocazioni di stabilimenti, lavoratori con stipendi arretrati e terzisti con crediti insoluti. Sembra la fotografia di un caso come tanti. Una crisi di settore che, in presenza di aziende con tecnologie obsolete, rischia di diventare la pietra tombale per un’unità produttiva. Ma quando in un’azienda in crisi compaiono “amministratori” estranei al settore produttivo di riferimento (tessile) con scopi e finalità che rimangono ai più sconosciuti, si passa dalla preoccupazione occupazionale al rischio di speculazioni economiche e finanziarie.
È il caso di un’azienda dell’Alto Varesotto dove, un repentino cambio di proprietà, ha condotto l’impresa in un vicolo cieco. Il nuovo amministratore, tra l’altro, non è certo estraneo a vicende poco edificanti.
Fonti non sospette come il Corriere della Sera e il Sole 24 Ore lo descrivono come l’enfant terribile della finanza italiana, artefice di numerosi crack finanziari. Sentenze, condanne, divieti di espatrio, accuse di bancarotta fraudolenta, associazione a delinquere, truffa e violazione della legge sull’intermediazione immobiliare sono nel curriculum del nuovo amministratore delegato: il dottor Massimo Canavesio. Il sindacato di categoria (Filtea Cgil) è da mesi impantanato in una trattativa che sta assumendo i toni della farsa e i partiti politici sono rimasti del tutto estranei a questa vicenda. Eppure i motivi di preoccupazione non mancano, oltre alla mancanza totale di un piano industriale, di ordini di lavoro e di garanzie occupazionali, questa vicenda ha prodotto effetti gravissimi anche sull’indotto. Artigiani della zona con crediti che vanno dai 5 ai 50mila euro, fornitori con buchi ben più ampi e banche che da tempo hanno chiuso i rubinetti del credito.
Perché il sindacato non è riuscito ad andare oltre la semplice tutela dell’esistente (stipendi arretrati)? Perché lo stesso non ha mai alzato la voce coinvolgendo non solo i lavoratori, ma anche le associazioni artigiane, quelle creditizie ed industriali?
Perché non ci si è preoccupati del fatto che contemporaneamente a quest’operazione, lo stesso finanziere ne stava conducendo altre in zone differenti?
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!