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L’Ordine ammonisce le ostetriche “no Pride”: fatevi i corsi sui diritti trans

Di Caterina Giojelli
11 Luglio 2024
Chi non aderisce alla parata dell'orgoglio discrimina e va rieducato sulle istanze di transgender e intersex. L'assurda equazione del direttivo lombardo che vuole "ostetric* inclusive". Inclusive con cosa?
Il nuovo murale dell'artista AlexSandro Palombo 'Rainbow Schlein, Love, Rights and Surrogacy'', Milano, 28 Giugno 2024 (Ansa)
Il murale di AlexSandro Palombo "Rainbow Schlein, Love, Rights and Surrogacy'' per il Pride di Milano, 28 Giugno 2024 (Ansa)

Definendo «irrisorio il numero delle iscritte che hanno manifestato contrarietà alla partecipazione dell’Ordine alla parata Milano Pride» e le loro motivazioni «dovute una interpretazione distorta da pregiudizi personali», il Consiglio direttivo dell’Ordine delle ostetriche interprovinciale di Bergamo, Cremona, Lodi, Milano, Monza e Brianza ha deciso di non pubblicare il logo sul manifesto portato in parata con la scritta «ostetric* inclusive a difesa dei diritti umani fondamentali».

Ma se l’è legata al dito. Tant’è che la risposta alla lettera condivisa da 64 ostetriche per prendere le distanze dall’adesione dell’Ordine al Pride di Milano è arrivata. Una risposta che non risponde affatto alle professioniste ma che anzi, apre altre domande.
La lettera delle ostetriche "no Pride"
Ricordate le ostetriche "no Pride"? Tempi aveva ricevuto e volentieri pubblicato una lettera (la trovate qui) condivisa da 64 di loro per manifestare dissenso e chiedere spiegazioni alla presiden...

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