«L’oro che ho trovato nel fango siriano»

Il nuovo vicario apostolico di Aleppo, padre Hanna Jallouf, racconta la pacifica resistenza del suo piccolo gregge cristiano, rimasto fedele fra i lupi islamisti

«Devi far sparire il crocifisso». È la prima cosa che i terroristi islamici hanno chiesto a padre Hanna Jallouf quando hanno conquistato la provincia dell’Idlib, nel Nord-Ovest della Siria, durante la guerra civile iniziata nel 2011 e non ancora terminata. Il parroco della chiesa di San Giuseppe di Knayeh, uno dei tre villaggi cristiani della valle dell’Oronte, nella provincia abitata prevalentemente da musulmani, non ha potuto fare altro che obbedire e ha fatto staccare le due grandi croci che troneggiavano sulla cima del timpano della facciata della chiesa e sulla sommità del campanile. Poi è toccato alla statua della Madonna e a quelle dei santi: «Devi coprirle». Ogni traccia del cristianesimo doveva essere occultata, perché non offendesse la vista dei jihadisti. E poiché anche l’udito vuole la sua parte, i terroristi hanno impedito al frate francescano della Custodia di Terra Santa di suonare le campane, perché non facessero concorrenza ...

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