Padre Pio e la Messa come sacrificio

Di Gianni Baget Bozzo
13 Giugno 2002
La canonizzazione di padre Pio da Petralcina che viene a poco più di trenta anni dalla sua morte

La canonizzazione di padre Pio da Petralcina che viene a poco più di trenta anni dalla sua morte ha un significato di grande valore dottrinale. Quello che in termini sociologici si chiama la religione popolare è quello che nel Cattolicesimo si chiama il senso ed il consenso dei fedeli, dovuto alla presenza dello Spirito Santo nell’anima di ogni cristiano e della Chiesa universale. L’infallibilità pontificia è dal Concilio Vaticano I dedotta dal fatto che, essendo il Papa il capo visibile della Chiesa, il suo errore potrebbe indurre in errore i fedeli. L’ultimo soggetto di infallibilità è il corpo della Chiesa in comunione con Pietro. Padre Pio è stato il testimone privilegiato di verità che sono al centro della dottrina cattolica e che egli ha espresso in modo tale da radunare attorno a sè un consenso di fede espressivo del sensus fidelium, cioè di verità che i credenti ritengono faccia parte della fede. La canonizzazione di Padre Pio è un evento significativo della fede della Chiesa in una verità fondamentale come il sacrificio della Messa quale attualizzazione del Sacrificio della Croce, e con ciò espressione del carattere redentivo ed espiatorio del Sacrificio della Croce, rinnovato nella Messa. Padre Pio è stato testimone del fatto che il peccato è un’offesa di Dio e che l’uomo è liberato dal peccato e dalla condanna divina attraverso il Sacrificio redentore del Cristo. Pensiamo che negli anni di padre Pio si diffonde una concezione della Eucarestia come convito e come banchetto espressivo della comunità sociale dei credenti. Ciò non è dovuto alla riforma liturgica come tale. Nei nuovi canoni della Messa il carattere sacrificale della Croce e della Messa come suo rinnovamento è espressa più volte. Ma l’idea di intendere l’Eucarestia separandola dall’attualizzazione del Sacrificio della Croce è ancora oggi un dato presente nel modo in cui la Messa è vissuta in concreto, separata dalla sua dimensione sacrificale. Padre Pio è anche l’autore di una straordinaria opera di misericordia corporale, la Casa del Sollievo della Sofferenza, ma il nome e la cosa di questa casa sono nate dalla visibile partecipazione di padre Pio nella Messa al sacrificio cruento della Croce, le sue stimmate hanno anch’esse questo significato. La canonizzazione di padre Pio è una solenne memoria che il Papa rivolge al corpo ecclesiale: ed il consenso dei fedeli a questa verità tridentina così emarginata nella vita sociale della Chiesa ha un valore dottrinale, è il segno della permanenza del dogma della Redenzione, con il senso grave del male e del peccato sin troppo visibile nel nostro tempo che il dogma comporta.

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