
Papa Francesco: «L’accidia spirituale e il formalismo sono le due malattie dei cristiani»
Papa Francesco, nell’omelia oggi alla Messa alla Casa Santa Marta, ha commentato il passo evangelico dell’incontro tra Gesù e il paralitico guarito un sabato, fatto che sconvolge i farisei. Il Pontefice ha sottolineato come nel racconto siano evidenziate due tipi di “malattie”. La prima è quella del paralitico, che è sfiduciato dalla vita e con cui Cristo deve insistere perché si risollevi, non solo fisicamente. «Io penso a tanti cristiani, tanti cattolici», ha detto papa Francesco, facendo riferimento al modo stanco e sfiduciato del paralitico. Ci sono oggi «cattolici senza entusiasmo». Sì, seguono i precetti, vanno a Messa la domenica, ma sono sempre ben attenti a «non immischiarsi. Ognuno a casa sua, tranquilli per la vita…». Ma questa è la «malattia dell’accidia. Questo atteggiamento che è paralizzante dello zelo apostolico, che fa dei cristiani persone ferme, tranquille, ma non nel buon senso della parola: che non si preoccupano di uscire per dare l’annuncio del Vangelo! Persone anestetizzate», colpite da «accidia spirituale».
VUOI GUARIRE? La seconda “malattia” è quella dei farisei, che rimproverano Gesù di non rispettare il sabato. Questo è il peccato di formalismo, ha detto papa Francesco. Come i «cristiani che non lasciano posto alla grazia di Dio. E la vita cristiana, la vita di questa gente è avere tutti i documenti in regola, tutti gli attestati». Ma questa è ipocrisia, perché chiude la porta alla «salvezza». Invece, Cristo davanti «a quell’ospedale da campo lì, che era simbolo della Chiesa», davanti a «tanta gente ferita», chiede solo: «Vuoi guarire?» e «gli dà la grazia». E al paralitico dice solo di «non peccare più».
«Prima lo guarì, poi gli disse “non peccare più”. Parole dette con tenerezza, con amore. Questa è la strada cristiana: avvicinarsi a tante persone, ferite in questo ospedale da campo, e anche tante volte ferite da uomini e donne della Chiesa. È una parola di fratello e di sorella: vuoi guarire? E poi, quando va avanti, “Ah, non peccare più, che non fa bene!”. È molto meglio questo: le due parole di Gesù sono più belle dell’atteggiamento dell’accidia o dell’atteggiamento dell’ipocrisia».
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13 commenti
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mi pare che qui siamo quasi al processo alle intenzioni. non passa giorno che papa francesco ( e non FRANCESCO tout court come ormai si sente e si legge dapppertutto) non bacchetti con la sua ironia i cristiani che frequentano ancora la chiesa. se gli da fastidio il formalismo, a me da fastidio la sciatteria di un don ciotti e di migliai di preti suoi emuli. e ripeto, qui siamo al processo alle intenzioni: in base a cosa fa discendere l’incoerenza dei cristiani dall’amore alla bellezza e alla liturgia? che ne sa lui della vita personale e della coerenza o meno di milioni di cattolici FORMALISTI? a francè’, ogni tanto lassace perde.
da oggi tutti i cattolici formalisti e farisei toglieranno le barricate che impedivano ai poveri peccatori ( BUONI ) di avvicinarsi alla misericordia di Dio. avanti, c’è posto per tutti.
l’ha detto finalmente “non peccare più” era ora
ma bisognerebbe ricordarlo oltre che a farisei e formalisti tanto non sopportati da Papa Francesco
anche a comunisti atei adulteri e fornicatori omicidi ladri e miscredenti di tutte le risme che tanto piacciono a papa Francesco il quale a sua volta fa distinzioni tra peccatori i primi meritevoli di bastonate i secondi meritevoli di misericordia
non molto giusto l’uomo meno male che il giudizio appartiene a Dio e non a Papa Francesco
Meno male che il giudizio non appartiene ai tuoi rigurgiti ma al Vicario di Cristo, Papa Francesco.
Chi l’ha detto che il papa è il vicario di Cristo?
L’ha detto un certo Gesù…
Non mi risulta che Gesu abbia lasciato degli scritti…
@Ornella
ti sei dimenticata che i comunisti oltre ad essere tutto quello che hai detto, mangiano anche i bambini
Vero.
In Cambogia e Cina lo facevano. In Corea del Nord lo fanno ancora…
Certo e io sono Garibaldi….
Anzi i comunisti oggi (quelli che non esistono più) mangiano ancora i bambini, anche in Italia ma solo i bambini di genitori….cattoreazionari
non hai proprio torto. è che il papa deve tenere il piede in due staffe.
da una parte i fedeli, i praticanti, coloro che non sgarrano, che però non devono allontanarsi dalla fede… e che gli dici? di non essere formale. che vuoi dirgli, visto che tanto ogni religione di certo una ortoprassi (=comportamenti pratici da tenere) lo è?
dall’altra i peccatori e i lontani, per i quali occorre tenere la porta sempre aperta soprattutto nel senso che in fondo “tutti siamo peccatori”.
non nego che ci sia una accidia spirituale ed un certo formalismo (le due cose spesso coincidono) ma la chiesa va avanti spesso per cliché. le fa gioco così. e un po’ dà fastidio, anche perché se in 2000 anni si è giunti in tutti i continenti lo si deve anche al formalismo che in fondo è un modo per rendere intoccabili le verità e le pratiche di fede, anche quando non se ne capisce appieno il senso.
il problema vero oggi è un altro. sono le molte persone che fanno parte della chiesa ma che, a prescindere se sono ufficialmente pigri/accidiosi o formali o molto impegnati, remano contro. la chiesa inizi a prendere qualche decisione sul fenomeno Medjugorje. anni fa sentii dire che c’era un pericolo di scisma da parte neocatecumenale, e lì la faccenda la conosco poco, non posso giudicare bene appieno. su Medjugorje credo di poter dire che è uno dei più grandi pericoli che corre oggi la chiesa. chi va là o ci è stato vede la madonna come un novello cristo che deve riformare la fede, in senso “laico”. in vaticano tanto lo sanno solo che esitano. ed è uno dei casi in cui l’esitazione aggrava la situazione.
il papa vuole piacere a tutti, come fanno da sempre tutti i papi. è una cosa che un po’ mi infastidisce dei papi.
è poi credo ingiusto criticare il formalismo come il male peggiore. intanto il formalismo non va contro la fede al 100%, è solo un modo erroneo di vivere la fede.
il problema vero è quanti all’interno del popolo cristiano sarebbero pronti, anche di propria iniziativa, a cambiare la fede. tipo quanti vanno nei balcani nel posto dove sarebbe apparsa la vergine a sei anzi sette veggenti. è quello oggi il pericolo maggiore che la chiesa ha al proprio interno. ogni esitazione accrescerà il problema.