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Parole perse / Autorevolezza: le «fondamenta del mondo» perdute nel culto dell’autonomia

Di Pier Paolo Bellini
28 Luglio 2022
Il senso delle cose; un uomo che lo conosce meglio; un altro uomo che non può farlo proprio senza mettere in gioco la libertà. È in questa relazione a tre la chiave dello sviluppo della persona
Sedie vuote in un’aula di università
Foto di Ion Fet per Unsplash

C’è una denuncia che si leva, occasionalmente ma unanime, ogni volta che ci troviamo di fronte a gravi malfunzionamenti sociali, economici, familiari, relazionali, morali, religiosi: «Non c’è più autorevolezza!». Eppure, da decenni, non facciamo che sostenere una cultura che le toglie ossigeno: mentre denunciamo scandalizzati la perdita di autorevolezza dei nostri punti di riferimento (insegnanti, politici, magistrati preti o padri), contemporaneamente ci adoperiamo alla costruzione auspicabile di una Horizontal Society.

Nel 1840 Alexis de Tocqueville notava che in America l’azione esercitata dall’intelligenza di un uomo su quella di un altro è ormai nulla, dal momento che i cittadini, divenuti quasi eguali, si guardano tutti da vicino, «non scorgendo in nessuno i segni di una grandezza e di una superiorità». Il valore unico, il dogma laico, che la postmodernità ha reso fondamentale è l’“uguaglianza”, uno vale uno: la lotta alla discrimin...

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