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Parole perse / Beatitudine. Che cosa rende davvero felici?

Di Pier Paolo Bellini
04 Agosto 2023
Sembra controintuitivo, ma ciò che contribuisce maggiormente al nostro benessere «ci lega piuttosto che liberarci». Lo insegna psicologo Schwartz. Lo ha capito anche Pierfrancesco Favino
Pierfrancesco Favino
Pierfrancesco Favino (foto Ansa)

Nel suo simpatico libro The Paradox of Choice, lo psicologo americano Barry Schwartz si pone una domanda piuttosto eccentrica: «Esiste una relazione tra la felicità e le possibilità di scelta?». Ciascuno di noi, a botta calda, risponderebbe certamente di sì. E infatti, osserva lo studioso, quando le persone non hanno scelta, la vita è insopportabile. Ma la corrispondenza “Più scelte = più felicità” non ha progressione stabile e costante: man mano che il numero di scelte cresce, infatti, cominciano ad apparire aspetti negativi: oltre una certa soglia, poi, essi aumentano fino a diventare “sovraccarichi”. A questo punto la scelta non libera più, ma debilita.
Oggi comprare un paio di jeans, osserva lo psicologo, richiede una quantità di energie imparagonabile a quelle richieste quarant’anni fa, perché hai molte più opzioni, troppe: e soprattutto, se scegli in maniera non ottimale (trovando per esempio lo stesso modello a metà prezzo nella vetrina successiva), senti tutta la responsabilità...

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