
PECCATO PER LE TASSE, MA ORA ANDIAMO AVANTI
Silvio Berlusconi ha dovuto tenere conto della realtà della coalizione di governo in cui prevalgono tradizioni legate alla spesa pubblica e agli investimenti pubblici. Esse temevano per la proporzione dell’intervento pubblico in economia, della ricaduta della riduzione delle imposte sul bilancio dello Stato. Ma non sono soltanto le forze della coalizione che hanno fatto sentire la loro forza: sono tutti i condizionamenti internazionali del nostro paese, dal Fondo monetario internazionale alla Commissione europea, alle agenzie di rating. Vi era il timore che l’Italia uscisse troppo dai limiti del Trattato di Maastricht.
Il contratto con gli italiani ha dovuto fare i conti con i condizionamenti europei della politica italiana. Per questo non è stato possibile al presidente del Consiglio realizzare quello che per lui era un messaggio anche culturale: costituire un fisco equo in una società libera. Gli elettori di Forza Italia saranno sicuramente delusi da questo fatto perché essi hanno percepito la rottura di principio che la riduzione delle tasse portava con sé. Ma l’Italia fa parte di un sistema di riferimenti internazionali che non comprendono soltanto il nostro paese. Il contratto con gli italiani contiene in sé intenzioni liberali ma deve tenere conto di una realtà in cui il liberalismo ha sempre avuto poco corso. Quale è la situazione nella coalizione dopo questo fatto? Solo Forza Italia ha sostenuto il principio della riduzione delle imposte, le altre forze politiche dell’alleanza che non lo hanno fatto hanno prevalso. La riforma delle tasse è slittata di un anno, mentre Berlusconi pensava di avviarla nell’anno in corso. L’equilibrio della coalizione si è spostato verso Alleanza Nazionale che con Gianfranco Fini assume ora il dicastero degli Esteri. Se Marco Follini diventerà vicepresidente del Consiglio ci saranno altri vincitori della battaglia delle tasse nel governo. Si tratta ora di lanciare Forza Italia come partito dandogli l’orgoglio di aver costituito un governo stabile, capace di affrontare passaggi difficili come questi. Ora Berlusconi deve animare il partito e prepararlo alle elezioni regionali, facendo i necessari mutamenti nelle direzioni regionali, spiegando agli elettori le ragioni del governo anche in materia di tasse. Questo rimane un punto fondamentale per Forza Italia ed è spiegando le condizioni che l’hanno reso impossibile, in questa legislatura, che il partito e gli elettori possono trovare fiducia nell’impegno del governo. è il momento più difficile in cui si è trovato il governo Berlusconi ma sarà facilmente superato dall’azione di governo e dall’impegno del partito. Il rimpasto di governo che ora si annuncia darà nuove possibilità e nuove energie all’azione governativa. Forza Italia ha superato momenti più difficili di questo e, pur nella delusione per non aver ancora realizzato un punto così significativo del contratto con gli italiani, conserva il suo impegno a realizzarlo nel futuro come messaggio di libertà e di equità.
bagetbozzo@ragionpolitica.it
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!