
Per gli Usa ci sono state delle manipolazioni del voto in Venezuela

Articolo tratto dall’Osservatore romano – Gli Stati Uniti hanno respinto l’esito delle elezioni regionali in Venezuela, delle quali il partito del presidente in carica, Nicolás Maduro, rivendica una netta vittoria. Secondo gli osservatori statunitensi c’è stata poca correttezza e ci sono dubbi di manipolazioni.
«Condanniamo la carenza di libertà e di correttezza nelle elezioni regionali venezuelane. Non si è sentita la voce del popolo venezuelano», ha detto la portavoce del dipartimento di stato Heather Nauert. «Le nostre preoccupazioni della vigilia si sono purtroppo avverate: scarsa indipendenza e credibilità degli osservatori internazionali; poca chiarezza nel conteggio; cambi all’ultimo minuto delle sedi dei seggi elettorali, manipolazione dei voti», ha aggiunto.
«Ieri i venezuelani hanno tentato di far sentire la loro voce e Maduro ha ancora una volta cercato di farli tacere con l’intimidazione, la manipolazione e l’ostruzionismo», ha detto l’ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite Nikki Haley. «Un’elezione è legittima solo se è libera e giusta, e fin dall’inizio questa non lo era», ha continuato la diplomatica.
La presa di posizione di Washington segue le proteste dell’opposizione che ha denunciato brogli e irregolarità. Carlos Ocariz, candidato per lo stato di Miranda, ha detto che «non si può parlare di vere elezioni libere, tenendo conto di quello che hanno fatto» i responsabili dell’esecutivo.
Secondo i risultati ufficiali diffusi dal Consiglio nazionale elettorale (Cne), Ocariz è stato battuto da Héctor Rodríguez, giovane speranza del chavismo, per poco più del 6,5 per cento dei voti.
Diversi sondaggi prevedevano una vittoria dell’opposizione con un margine di oltre 20 punti percentuali. Ocariz ha ricordato che, 48 ore prima delle elezioni, il Cne ha spostato 141 seggi elettorali a Miranda, sottolineando che nelle nuove sedi non vi era copertura per i telefoni cellulari, e ha aggiunto che gli elettori hanno dovuto subire aggressioni da parte di militanti filogovernativi senza che intervenissero le forze dell’ordine.
C’è ancora uno stato, intanto, in cui non è certo il risultato delle votazioni. Si tratta di quello di Bolívar, l’unico dei 23 del paese dove il Consiglio nazionale elettorale non ha ancora annunciato l’esito finale dello scrutinio. Il candidato dell’opposizione Andrés Velásquez si è proclamato vincitore, ma anche il suo rivale chavista, Justo Noguera, ha festeggiato la vittoria.
Foto Ansa
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