Per un rinascimento della vita. L’appello di Brazzale

Di Redazione
09 Febbraio 2021
L'imprenditore vicentino: «Il ruolo delle imprese è decisivo perché i giovani ritornino a sentire maternità e paternità al centro della vita sociale»

Ve lo ricordate Roberto Brazzale? Nel 2018 andammo a trovarlo a Zanè, il comune vicentino dove ha sede la sua azienda, il più antico caseificio italiano. Brazzale era balzato agli oneri delle cronache per un’iniziativa sui generis e controcorrente: riconoscere una mensilità di stipendio extra alla nascita di un figlio per qualsiasi lavoratore dipendente.

Come gli era nata l’idea? Ce lo raccontò lui stesso:

«Accadde quindi che una sua dipendente si trovasse a bussare alla sua porta, “entra nel mio ufficio, pallida come un morto. E per dirmi cosa? Che è incinta. Aspetti un bambino, che modo è questo di parlarne, come avessi un brutto male? Quanto in basso siamo caduti?”. Brazzale aveva chiamato i suoi, “da domani si cambia, chi partorisce riceve una mensilità in più. Messaggio anche simbolico: deve essere chiaro che la maternità è al centro di tutto”, “ma la legge, la burocrazia, i regolamenti, insomma, non è cosa prevista”, balbettano i suoi, “vi meraviglia? È una cosa troppo semplice e di buon senso perché sia prevista”».

L’appello

Ora, in occasione della 43esima Giornata per la Vita, celebrata domenica, Brazzale è tornato a parlare di un tema che sente importante e urgente, rendendo noto un appello che qui di seguito riproponiamo:

«Oggi la Chiesa Cattolica celebra la Giornata per la Vita, che cade nel momento più drammatico mai vissuto dalla nostra comunità in ordine alle nuove nascite. Ormai, in Italia muoiono circa 700.000 persone all’anno e ne nascono meno di 400.000. Ogni anno l’Italia perde 300.000 vite. In questo scenario impressionante, abbiamo avuto modo la scorsa settimana di leggere i programmi presentati dai candidati alla presidenza di Confindustria di Vicenza. Purtroppo, non abbiamo registrato tra i vari elenchi programmatici nessuna presa di posizione in merito che sia davvero radicale ed adeguata alla gravità della situazione. Il ruolo delle imprese e degli imprenditori è decisivo per recuperare il giusto ambiente perché i giovani ritornino a sentire maternità e paternità al centro della vita sociale, in quanto i progetti di avere figli devono per prima cosa fare i conti con la realtà della propria vita professionale. Il giusto atteggiamento degli imprenditori ed il clima nelle imprese diventano dunque determinanti; spesso è proprio in azienda che gli aspiranti genitori soffrono o percepiscono gli ostacoli maggiori. Ciò considerato ci permettiamo di rivolgere ai candidati alla presidenza il nostro appello a che inseriscano questo tema in testa alle priorità, proponendo la creazione di “modelli” di misure aziendali da proporre agli associati. Proviamo ad immaginare quale sarebbe l’effetto se più e più imprese (ormai a Confindustria non sono più associate solo le industrie ma la stragrande maggioranze delle imprese) introducessero in modo stabile e sistematico provvidenze, bonus, forme speciali di part-time, prolungamento dei congedi parentali, se si creasse un vero e proprio “rinascimento” favorito dalle associazioni di categoria. A tal fine ci permettiamo di offrire il contributo di esperienza maturato assieme ad altri colleghi negli anni scorsi, magari creando un apposito gruppo di lavoro davvero operativo e concreto. Ringraziamo dell’attenzione confidando in una presa in considerazione di questo appello con un coraggio visionario da veri innovatori».

Foto Brazzale – Michaesl Tomas

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