
Perché non esiste una Fallaci cattolica
Chi si ricorda dei “poveri cristiani” uccisi in Nigeria dai musulmani perché cristiani e quindi martiri? Giustamente il Santo Padre ha voluto inserire nel martirologio romano i martiri messicani, i martiri della guerra civile spagnola, i martiri del nazismo e qualche martire del comunismo russo. Ma non vi sono ancora martiri dell’islam, se non qualche martire dell’islamizzazione della Spagna sotto Almohadi ed Almoravidi. Forse li ricordiamo nella festa di Ognissanti. Sono quei cristiani che, rapiti dai saccheggi delle coste o della pirateria delle navi, vissero da cristiani nelle galere musulmane e quei cristiani che, divenuti musulmani, ritornarono poi alla fede perdendovi la vita. Sono martiri i cristiani uccisi in Nigeria sotto l’odio islamico per i cristiani? Certamente sì, ma nessuno lo dice. È cristianamente normale il silenzio sul martirio quando esso avviene? Ci sono parroci che concedono immobili cristiani per il culto islamico. Perché esiste un filo-islamismo cattolico? Ci sono due ordini di ragioni che rendono impossibile che ci sia una Fallaci cattolica, cioè che difenda i “poveri cristiani” con il vigore con cui la Fallaci ha difeso l’Occidente. Vi è un filo-islamismo progressista ed un filo-islamismo conservatore. I progressisti sono antioccidentali e vedono negli islamici perseguitati dall’Occidente e da Israele delle vittime del capitalismo e dell’impero americano. Il loro filo-islamismo è soprattutto legato ai “poveri palestinesi”, essi non riconoscono il diritto di Israele allo Stato. Israele è per essi il colonialismo rimasto in piedi. Tuttavia il filo-islamismo più diffuso è quello conservatore, che trova affinità con l’islam sul piano della religione e della morale sessuale e della vita fisica. Questo pensiero sostiene, il che non è conforme alla tradizione cattolica, che le religioni, come tali, sono un fatto positivo, perché possono dare all’uomo un senso del divino. Ma un “divino” non importa come? Il Dio dell’islam non è il “Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, il Dio di Gesù Cristo”. Ne è la più formale negazione come mille anni di lotta dell’islam alla Cristianità dimostrano. Inoltre vi sono affinità tra i musulmani ed i cattolici sulla morale della vita fisica: i musulmani sono contro l’aborto. Ma queste affinità sono poca cosa dinanzi alla differenza dottrinale: i musulmani non riconoscono alcuna legge naturale e le differenze sulla famiglia non potrebbero essere maggiori. Durante gli anni del comunismo all’Est vi era molta opposizione a chi parlava di “Chiesa del silenzio”; ora con Papa Wojtyla le cose sono cambiate. Il comunismo è un fenomeno del Novecento. L’islam distrugge il cristianesimo da più di un millennio. E nel Novecento ha trasformato il Medio Oriente in area islamizzata; con sempre meno cristiani, perché essi fuggono in Occidente. È una pulizia religiosa organizzata. Queste cose non sembrano dire niente ai cattolici che si occupano tanto dei poveri, ma non dei poveri cristiani. La Chiesa della fuga al Sud è un fatto molto più duraturo che la Chiesa del silenzio all’Est. Perché l’islam è più anticristiano del comunismo.
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