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Perché noi cristiani rispondiamo alla guerra con digiuno e preghiera

Di Giancarlo Cesana
19 Novembre 2023
Cosa ne sappiamo della vita, della morte, di tutto ciò che esiste? Dove possiamo cercare la risposta al male se non in Dio, nel suo Figlio, che è risorto dopo aver dato la vita per noi sulla croce?
Pizzaballa Papa guerra Israele
Il cardinale Pierbattista Pizzaballa con Papa Francesco (foto Ansa)

Mi hanno sempre colpito la popolarità e l’immediatezza delle immagini verbali di papa Francesco: «Chiesa in uscita», «Chiesa ospedale da campo», «la Chiesa non è una Ong», «c’è una guerra mondiale a pezzi»… Danno un’idea che descrive bene e rimane nella sua concretezza. Quella della guerra mondiale a pezzi è particolarmente centrata e adattissima a indicare l’aspetto più drammatico del nostro presente. L’“operazione speciale” scatenata dalla Russia contro l’Ucraina ha determinato un conflitto che ha ormai quasi due anni; nel frattempo l’Azerbaigian ha fatto fuori il Nagorno-Karabakh, enclave armena della resistenza cristiana in Medio Oriente; è esplosa l’aggressione di Hamas a Israele, con tremenda e inevitabile risposta; in Africa ci sono quattordici guerre dimenticate da tutti; poi ci sono altri conflitti, nemmeno nominati, tra gli Stati e interni ad essi.

A quest’ultimo proposito basti pensare agli scontri prodotti dalle manifestazioni...

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