Politica ambientale? Un ossimoro
I disastri causati dal maltempo di queste settimane daranno modo alle varie “opposizioni” sparse nel paese di puntare l’indice sugli amministratori di turno. Le problematiche legate al dissesto idrogeologico del nostro paese meriterebbero però una seria analisi in grado di superare le correnti maggioranze politiche. Le domande che meriterebbero un’opportuna riflessione dovrebbero prescindere, sia dall’emergenzialità del momento sia dal facile populismo di maniera. Bisognerebbe capire innanzitutto se allagamenti, frane ed esondazioni sono frutto di una calamità naturale imprevedibile e a carattere eccezionale, oppure se questi disastri sono frutto di scelte politico- ambientali fatte nei decenni che ci hanno preceduto. è incontestabile, ad esempio, il fatto che per costruire strade, alberghi, villaggi turistici e piste da sci, sia stato necessario disboscare ampi strati di montagna e che la manutenzione dei boschi e dei corsi d’acqua sia stata affidata ad uffici ed istituzioni (Comunità Montane e Provincia) che hanno a loro disposizione sempre meno soldi per prevenzione e riqualificazione dei territori. Come dimenticare poi che il nostro paese passando, attorno alla metà del ‘900, da una condizione agricola ad una di carattere industriale, ha inevitabilmente perso conoscenze e pratiche che la cultura contadina aveva posto in essere operando una difesa “naturale” del territorio? Nella situazione di questi giorni, operare in stato d’emergenza è l’unica possibilità, ma il nostro suolo avrebbe bisogno di ben altro: progettazione, pianificazione, interventi strutturali e monitoraggi. La tutela del territorio necessita di tempi lunghi, la politica invece stretta tra l’assillo del consenso e la ragione di bilancio, sembra avere tempi ridottissimi. Verrebbe da dire che la definizione “politica ambientale” non è altro che un ossimoro dell’epoca moderna, ma da qualche parte bisognerà pur iniziare e perdere altro tempo sarebbe non solo pericoloso, ma oltremodo controproducente.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!