La preghiera del mattino (2011-2017)

«Politici indagati, dimettetevi tutti». Il Corriere vuole un governo Woodcock?

Di Redazione
12 Aprile 2012
A prescindere dalle colpe, il politico indagato deve dimettersi. Fosse per il Corriere della Sera i partiti li farebbero i magistrati (notoriamente «disinteressati»). Le orazioni dai quotidiani di oggi

CE L’HA GIÀ DURO. Non è ancora stato eletto segretario, ma Roberto Maroni già si muove da leader della Lega.
Giuseppe Guastella, Corriere della Sera

MARONI, SCOPA. Il mondo dei proverbi, come quello dei simboli, non ha bisogno in genere di troppe spiegazioni: e l’immagine di Bobo Maroni che sul palco di Bergamo impugna una scopa mentre un Bossi già piuttosto ingobbito si curva sul microfono, apre un mare di significati.
Filippo Ceccarelli, la Repubblica

KOOLY PULITI/1. La senatrice (Rosi Mauro, ndr) non è altro che un capro espiatorio. Trovo vergognoso il modo con cui i capetti della Lega assetati di sangue si sono accaniti come un branco di selvaggi contro di lei solo per ripulirsi la coscienza.
Paola Concia, Corriere della Sera

KOOLY PULITI/2. La senatrice (Rosi Mauro, ndr) risponde alla propria coscienza e al proprio operato. Se le accuse che le sono rivolte sono false e ha gli strumenti per dimostrarlo, credo che la sua resistenza abbia un senso.
Mariastella Gelmini, Corriere della Sera

KOOLY BRASATI. Venti righe in difesa della strega Rosi Mauro, bruciata sul rogo come le fattucchiere di Salem per purificare la comunità padana.
Flavia Perina in un editoriale sul sito di Fli, Corriere della Sera

VETRI SMERIGLIATI. Scelgono la trasparenza, i partiti italiani
Annalisa Cuzzocrea, la Repubblica

VOGLIONO INFINOCCHIARMI. Sono indagato, ho appena ricevuto un avviso di garanzia: l’ex direttore generale della Asl di Bari, Lea Cosentino, mi accusa di aver pilotato un concorso da primario. Ma io, questo concorso, come a tutti i concorsi, mi sono interessato nella misura di chiedere che fossero concorsi veri.
Nichi Vendola a Piero Ricci e Giuliano Foschini, la Repubblica

MA DAVVERO? A noi gli scandali piacciono.
Corrado Augias, la Repubblica

BEPPE IN PRIMA LINEA. Ho portato un libro di Daniele Vimercati con dedica criptica di Umberto Bossi, Vento del Nord (1992), e lo sventolo davanti ai miei interlocutori: per me è un lasciapassare, per loro un talismano.
Beppe Severgnini, Corriere della Sera

HO UN CIUFFO CHE METTE SOGGEZIONE. Un uomo alto mi segue attraverso la stanza. Ogni tanto grida «Voi italiani…!»: aspetto il seguito, ma non arriva.
Beppe Severgnini, Corriere della Sera

UN BEL GOVERNO WOODCOCK. Sul piano giuridico vale la presunzione di innocenza fino alla condanna definitiva. Ma sul piano politico non importa se l’indagato è colpevole o innocente: ragioni di opportunità, di buon gusto e perfino di convenienza suggerirebbero un passo indietro. Sempre e a tutti.
Claudio Schirinzi, Corriere della Sera Milano

UN BEL GOVERNO CHISSENEFREGA. Rinunciare allo stipendio significa dimostrare concretamente quel disinteresse che dovrebbe essere alla base del fare politica.
Claudio Schirinzi, Corriere della Sera Milano

IL FASCIO QUOTIDIANO. Il problema in Italia sono circa 60.000.000 di individui che sono evasori, imbroglioni, corrotti e intrallazzatori, tolti questi 60.000.000 il problema non ci sarebbe più…
Alessandro Ogheri sulla risalita dello spread, commento rilanciato dal Fatto quotidiano

PER QUESTO PARLO A VANVERA. Dopo la sua uscita su Facebook («non prendiamo lezioni del Trota, anche Penati lasci») e la valanga di polemiche del giorno dopo, Stefano Boeri chiarisce una volta per tutte: «È triste che qualcuno pensi che parlare in pubblico di questi problemi sia un segno di debolezza. Debolezza è non farlo».
Annachiara Sacchi, Corriere della Sera Milano

NATO IERI. Penati era un elemento di grandissimo peso nel partito. (…) Continuo a chiedere una riflessione collettiva e pubblica sul suo caso e sulle ragioni per cui un dirigente di primo piano del Pd è stato inquisito per concussione.
Stefano Boeri, Corriere della Sera Milano

UN MOTIVO CI SARÀ. Boeri sorride, ormai sembra abituato a parlare fuori dal coro (l’unico a concordare con lui e con la sua richiesta di dimissioni per tutti gli indagati è stato l’assessore Pierfrancesco Majorino, ndr).
Annachiara Sacchi, Corriere della Sera Milano

AH BÈ. Sul mio profilo di Facebook i commenti alle mie parole sono stati positivi e arrivavano da persone di tutti i tipi.
Stefano Boeri, Corriere della Sera Milano

QUESTA SÌ CHE È UN’AUTOCRITICA. Si usa un linguaggio esagerato tutte le volte che non si capisce bene che cosa accade.
Furio Colombo, il Fatto quotidiano

FIESTA DEL MENGA. Gli spagnoli stanno vivendo un brutto risveglio. La “fiesta” è finita in modo brusco e antipatico.
Enric Juliana, vicedirettore de La vanguardia, la Stampa

LA LEZIONE DI LAPO. Cosa è successo? Potremmo descriverlo con l’immagine seguente: una Ferrari a tutta velocità in autostrada che si ferma perché ha finito la benzina. Improvvisamente, il paese si è fermato.
Enric Juliana, vicedirettore de La vanguardia, la Stampa

A PARTE MALGIOGLIO OVVIAMENTE. L’unica strada è il commissariamento della Rai fino alle prossime elezioni, con un presidente e un dg scelti in base alle loro provate capacità. Chi si sente in grado può candidarsi con il suo curriculum. È quel che faranno presto Santoro e Freccero: vedremo se il governo e i partiti troveranno qualcuno più bravo di loro.
Marco Travaglio, il Fatto quotidiano

SE NON COMIZI CHE COMICO SEI? Peccato che un’attenta esegeta del conflitto Nord-Sud come lei (la comica Teresa Mannino, ndr) non si cimenti di più con l’attualità stretta, ora che la Lega sta dando una grossa mano, a cominciare dalle vicende della famiglia Bossi.
Nanni Delbecchi su Teresa Mannino, il Fatto quotidiano

MONTI O BALOTELLI? SuperMario lavora al Louvre.
Jaime d’Alessandro, la Repubblica

 

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