“Portaci via”. Ballata per i bambini della Sandy Hook

Di Mauro Grimoldi
19 Dicembre 2012
Strage di Newtown (Connecticut). Alla Sandy Hook Elementary School hanno perso la vita ventisei persone, venti delle quali erano bambini. Una poesia

portaci fuori maestra
portaci via
portaci al sole
fuori dall’inferno
fuori dal buco
dal gelo e dal fuoco
portami dalla mamma
maestra
lontano da qui
portami dal babbo
maestra
portaci al sole
portaci a vedere
gli alberi e l’erba
le macchine e il cielo
portami a casa
maestra
portami via
portami fuori
fuori dal borro
dal nero
dal rosso
dal gelo
portaci via maestra
prendi per mano Alexandra
prendi per mano Paul
prendi per mano me
maestra
mentre prendo per mano Robert
che prenda per mano Mary
dove è finita Mary
dove se ne è andata Mary
dove si è fermata Mary

portaci dentro maestra
portami da Mary
portami dentro
a prendere Mary
portami nel fuoco
nel nero
nel buco
nel buco c’è Mary
maestra
portaci a prendere Mary
portaci dentro
porta Mary alla mamma
portala sotto il cielo
sotto gli alberi
portala sulla macchina
dal babbo che viene da casa
portaci dentro maestra
perché fuori
non c’è Mary
non c’è cielo
non c’è terra
sono impazziti i pianeti
gli anelli di saturno
strozzano nebulose remote
le lune di giove come palle di biliardo
gli asteroidi come sassaiole
contro la frequenza residua
contro il rumore di fondo
nel tempo nero
nel tempo bianco
non respira Mary
maestra
non respira più
la nostra Mary
big big big bang
non piange Mary
bang bang bang
non chiama più
non viene
portala fuori maestra
ma fuori
non c’è niente
non ci sono fiori
non ci sono alberi
fuori
non c’è tempo
né nuvole
né pioggia
né sole
fuori
non c’è più fuori

portaci prima maestra
portaci prima del fuoco
prima del tuono
prima del tempo
portaci prima maestra
prima del silenzio di Mary
della mamma di Mary
del babbo di Mary
che non guida più la macchina
che non si muove più
sulla strada che non esiste più
verso un posto che non sta più
in nessun posto
portaci prima
maestra
quando c’era la casa
quando c’era l’universo
le balene e gli squali
le scimmie sugli alberi
le tartarughe in giardino
quando Johnny strillava
quando Johnny faceva i capricci
quando il candore del latte
mi stringeva la pancia
portaci prima maestra
quando c’era prima
quando c’era dopo
quando c’era mondo

portaci a respirare
maestra
portaci dove stanno le cose
dove le cose esistono
portaci alla vita
maestra
portaci dove c’è la vita
dove la vita abita
dove la vita vive
portaci dove sta di casa la vita
a conoscere la vita
a supplicare la vita
che stia con noi
desideri stare con noi
la vita che fa i pianeti
maestra
la vita che fa il filo d’erba
il capello sulla testa
del piccolo Johnny
l’albero e il pesce
la nuvole e lo squalo
la vita che vuole Mary
la vita che Mary vuole
la mamma di Mary
il babbo di Mary
portaci dove la vita
muove la macchina
maestra
dove tu sei tu
le cose sono le cose
e sono
portaci a supplicare la vita
maestra
che non ci abbandoni
che resti con noi
con Mary
la mamma di Mary
il babbo di Mary
la vita che è dentro
è venuta dentro
la vita che viene
dentro il buco
dentro il rosso
dentro la città
quando piange
la vita che fa muover le stelle
e i treni
la vita che è dentro

portaci a scuola
maestra
portaci dove la scuola
è scuola
portaci dentro
portaci al bimbo che è dentro
in braccio alla mamma
come la mamma di Mary
come il babbo di Mary
come il piccolo Johnny
in braccio alla mamma
portaci al bimbo
che parla agli uccelli del cielo
alle acque del mare
portaci al bimbo
che parla alla mamma di Mary
al bimbo che parla con il padre
portaci al bimbo che sale sul taxi
e disegna per terra
portaci a scuola
maestra
a disegnare le orbite degli astri
le curvature degli uomini
improvvise
e non previste
portaci al bimbo
maestra
l’amore che muove le cose
che sono
il perdono
che tiene in piedi il cosmo
portaci al bimbo
maestro
portaci alla mamma
dove arde la speranza
della mamma di Mary
e del piccolo Johnny
in braccio al babbo
portaci lì maestra
portaci a scuola

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