
Presidente, coraggio, li mandi a casa
Signor Presidente, lei è stato eletto da una maggioranza molto ampia, che comprendeva maggioranza ed opposizione. A questa elezione lei ha risposto con uno stile assai diverso dal suo predecessore e che è stato universalmente apprezzato. Lei ha scelto un ruolo istituzionale conforme al testo della Costituzione vigente,che fa del Capo dello Stato il garante delle decisioni del corpo elettorale e del Parlamento.
E’ il rapporto tra il massimo organo dello Stato, il corpo elettorale, ed il Parlamento che è in gioco.
Questo Parlamento non rappresenta più il corpo elettorale.Tre elezioni successive nello spazio di due anni hanno dimostrato che l’elettorato non crede che la sinistra esprima la realtà sociale e la cultura politica del Paese.
Lei viene dalla sinistra, signor Presidente. Ora in Italia è nata una destra, un centrodestra cosa che nel nostro Paese è una radicale novità. Questo centro destra, lei lo sa meglio di noi,è nato come un evento democratico contro tutti i poteri economici, sociali e culturali del paese è un evento. Essa è oggi una maggioranza di governo in molte regioni, lo è nei voti nel paese. Le istituzioni si staccano dalla democrazia se non prendono atto dei cambiamenti che avvengono nel popolo. La democrazia è l’unico principio di legittimità esistente nel Paese. Se non si dà responsabilità istituzionale ad una chiara maggioranza esistente nel paese le istituzioni si sostituiscono alla democrazia. Questo è quello che accadde con il presidente Scalfaro, che guardò al Parlamento e che fu non il Capo dello Stato, ma il supercapo di una parte. Solo una minoranza di democristiani incalliti ricorda un uomo che non rappresentò mai l’unità nazionale, ma il prevalere di una parte sull’altra.
Signor presidente, vi è un altro evento parallelo a quello che ora abbiamo indicato. Parallelo all’avvento del centrodestra in Italia, vi è il crollo della sinistra. Il Ds respinge l’esperienza D’Alema cioè l’esempio di un postcomunismo governante. Questa esperienza è esistita nei Paesi dell’Est ed ora sembra che in Romania e in Polonia sia di ritorno. Ma i postcomunisti dell’Est hanno scelto la democrazia come una scelta di civiltà. I postcomunisti italiani rimangono avversi al sistema occidentale nel suo assieme . Si sono identificati nella loro unicità diversi dal capitalismo e dal comunismo e continuano a sognare la loro diversità. D’Alema ha tentato con qualche successo l’esperienza di governo ma ora .proprio per questo ,egli non è più un leader politico della sua parte. La maggioranza pensa solo a se stessa alla sua identità, ai rapporti di forza interni alle sue varie componenti. Il governo Amato è il governo di nessuno. La maggioranza non sa stare al governo,ma vuole rimanervi in assoluto.
Signor Presidente, pensa che il paese possa reggere una campagna elettorale di qui al 2001? Con quale vantaggi per il bilancio dello Stato, per l’economia ,per la società? Esiste una maggioranza nel paese, non esiste più una maggioranza politica nel parlamento, Non è questo il momento in cui il presidente della Repubblica deve prendere l’iniziativa con un messaggio alle Camere, data l’anomalia della situazione? Infine il potere di scioglimento è una prerogativa del Capo dello Stato, sentiti i presidenti delle Camere. E’ improbabile che lei prenda una via straordinaria rispetto alle prassi di scioglimento ordinario nella storia della Repubblica. Ma ciò vuol dire che le istituzioni sono allo sbando e non sono in grado di rispondere alle domande del paese.
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