
Pseudoangeli alla corte di Saddam
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi ed ora l’Ulivo è una pentola scoperchiata. I Ds sono contro l’intervento in Afghanistan, i margheriti a favore; si ricompatteranno nella guerra alla guerra contro l’Irak. Troveranno ancora la loro unità, ma sarà una unità antioccidentale. Ora hanno persino il mancato fondatore dell’Ulivo mondiale, Bill Clinton, che si è schierato, al congresso laburista, con Blair, con Bush e per la guerra sconfessando Al Gore.
La guerra in Irak dividerà l’Europa in occidentali ed antioccidentali. Verrà così finalmente allo scoperto il filone neognostico che oggi vive nella Chiesa cattolica e che vede i cristiani come demateriati, pseudoangeli che vivono il bene in una realtà di male, gnostici, appunto.
Il male, per i neognostici pacifisti, è la tradizione di duemila anni di Cristianità, che riconosce la legittimità dello Stato perché “porta la spada”, la giusta guerra, la guerra in difesa della fede. Il pacifismo vede un Cristianesimo che rinnega l’ordine naturale e, ad un tempo, la realtà del peccato originale che nella tradizione cattolica fonda appunto la legittimità dell’esercizio della spada. Nella Chiesa cattolica penetra il “buonismo” come una categoria anche teologica. I neognostici debbono, come gli antichi gnostici, negare la validità dell’Antico Testamento che dall’Esodo ai Maccabei, è una storia delle guerre di Israele. Vien qui da notare che la lotta contro l’Antico Testamento è una tesi del nazismo per il Cristo ariano. Il leader del protestantesimo liberale, Von Harnack, aveva già scritto che, dopo la prima guerra mondiale, si poteva abolire l’Antico Testamento. La guerra americana è una guerra legittima come lo fu l’intervento contro il nazismo, sia essa coperta dalla legalità dell’Onu, o solo mediante il riconoscimento del diritto all’autodifesa che è scritta nello statuto dell’Onu. Il neognosticismo diviene filoislamismo. Qui i laicisti e i neognostici del pacifismo cattolico convengono; non sanno che la guerra americana contro Saddam Hussein sarà la via della liberazione dei paesi arabi dall’islamismo politico, che insidia l’ordine civile e politico dei paesi arabi.
La guerra americana aprirà la via dei paesi arabi alla democrazia ed alla libertà. I pacifisti non si curano dei tiranni che fanno la guerra al loro popolo. Separare la causa cattolica dalla causa occidentale oggi nuoce più al Cattolicesimo ridotto in frammenti dalla crisi postconciliare che all’Occidente. Speriamo che se ne accorga anche quel ciellino genovese che ha votato con i comunisti una mozione cattopacifista a Genova.
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