
Psycho, il capolavoro di Hitckcock è una storia infinita
Manca pochissimo all’uscita del film Hitchcock di Sacha Gervasi con Anthony Hopkins, Helen Mirren e Scarlett Johansson, inizialmente previsto il 21 febbraio e poi rimandato al 4 aprile. La pellicola racconta la genesi del film più importante del maestro del brivido, Psycho che da 1960, anno della sua uscita, a oggi non ha mai smesso di far parlare di se. Di recente la Bbc ha svelato di aver ritrovato alcuni frammenti audio in cui sir Alfred parla del suo capolavoro come di una commedia fraintesa dal pubblico.
L’INCREDIBILE STORIA. Se si tratti di uno scherzo o di pura verità nessuno potrà dirlo, ma su Psycho da anni si arrovellano in molti. L’ultimo è Stephen Rebello, autore del libro Hitchcock – L’incredibile storia di Psycho proprio il volume che ha ispirato il film di Gervasi. Ad animarlo l’ossessione per una pellicola tecnicamente perfetta, che nascondeva la suo interno aneddoti che l’autore è riuscito a riesumare grazie a interviste e ricerche. Attorno al film ruotano i collaboratori più stretti di Hitchcock, il geniale creatore di quasi tutti i suoi titoli di testa, Saul Bass e Bernard Hermann, capace come nessun altro di creare l’atmosfera musicale perfetta.
MANICARETTI E HOT DOG. Davanti alla macchina da presa, invece, ci sono tre personaggi che vivranno alterne fortune. Anthony Perkins, che ha provato tutta la vita a scrollarsi di dosso il ruolo di Norman Bates senza mai riuscirci, Janet Leigh, che a quella doccia spaventosa deve tutto, persino la sua unica candidatura all’Oscar e la bellissima Vera Miles, che non divenne un’altra bionda musa del maestro forse a causa della sua eccessiva indipendenza. Attorno a loro Hitchcock costruì un film in cui sembrava non credere abbastanza e che secondo lo sceneggiatore Joseph Stefano (che dopo Psycho vide la sua carriera arrestarsi): «Era come se per anni avesse servito alla gente banchetti luculliani e straordinari e poi, quando aveva messo in tavola gli hot dog, tutti avessero detto: “È la cosa migliore che abbia mai assaggiato!” Che fine avevano fatto tutti i manicaretti che aveva cucinato fino ad allora?».
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