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Duplice infanticidio a Reggio Calabria, sono stati ritrovati in «un armadio chiuso due feti, avvolti in un lenzuolo». Li ha partoriti una ragazza di 24 anni in circostanze ancora tutte da chiarire e sono stati rinvenuti mentre lei si trovava in ospedale per accertamenti riguardo a malori che accusava. La madre della giovane ha scoperto i piccoli cadaveri, probabilmente nascosti da una settimana, ed è stata insospettita dal «cattivo odore» che usciva dall’armadio della figlia.
La stampa ha evitato di nominare la parola a cui inevitabilmente pensiamo, puzza. È un atto di pietà usare una perifrasi, considerato il contesto. Forse tutta questa premura andrà al macero se questa storia finirà tra le fauci di chi fa audience sviscerando pubblicamente tutti i risvolti più intimi e dolorosi di vicende umane tragiche. Non stupirebbe se lo sconcerto venisse cavalcato per fare l’ennesimo inno all’aborto, libero e sicuro.
Rispetto alla nostra tentazione di chiudere la realtà in un ca...
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