
Quando c’è la salute (non) c’è tutto. Il nuovo numero di Tempi

Il paradosso è questo: più si moltiplicano gli allarmi e le disposizioni a protezione della salute, più diventa evidente che non saranno queste la nostra salvezza. Ci aiuteranno a sopravvivere, ma che cosa serve per vivere? Per vivere da uomini il tempo della pandemia, dice monsignor Corrado Sanguineti nell’intervento che dà il titolo alla copertina del numero di Tempi di febbraio 2021, occorre qualcosa che valga perfino di più della vita stessa. Un ideale per cui valga la pena di vivere e perfino di morire.
Insomma, “Quando c’è la salute (non) c’è tutto”. Il rapporto tra salute e salvezza infatti è al centro di molti dei contenuti del nuovo numero del mensile Tempi. Oltre alla già citata lezione del vescovo di Pavia, Renato Farina ha scoperto da due «amici indimenticabili» uno sguardo sulla morte capace di «regalare ossigeno di eternità». Mentre Marina Corradi racconta come solo lei sa fare gli «effetti collaterali del lockdown di cui ci accorgeremo tardi».
E poi c’è l’incursione di Giancarlo Cesana nella storia della medicina, alla ricerca dei confini di un’arte sempre più pervasiva delle nostre esistenze, e che ha bisogno di recuperare il senso del limite davanti al mistero della persona. Tra l’altro, proprio questa visione apparentemente extra scientifica è stata all’origine di alcune delle più importanti innovazioni sanitarie, come ad esempio l’invenzione degli hospitalia nel Medioevo (se ne occupa Rodolfo Casadei).
Nel numero di febbraio 2021 prosegue inoltre “l’anno dantesco” di Tempi inaugurato a gennaio in occasione del settimo centenario della morte del Sommo Poeta. La serie prosegue con un’uscita davvero spettacolare: un ritratto di Dante Alighieri firmato esattamente cento anni fa da un altro gigante della letteratura come Paul Claudel. Da leggere e rileggere, e rileggere ancora.
Naturalmente hanno spazio nel mensile anche le rivelazioni dirompenti di Luca Palamara sulla magistratura italiana e le conclusioni che dovrebbero trarne il paese: ne scrivono Emanuele Boffi e Luigi Amicone, ne parla con Tempi Paola Braggion, giudice e membro del Csm.
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Tutto questo e molto altro nel nuovo numero di Tempi. In attesa che il mensile di febbraio 2021 arrivi nelle loro case, gli abbonati a Tempi possono già scegliere se sfogliare la rivista in formato digitale nell’area riservata del sito, oppure accedere online ai singoli contenuti del mensile cliccando qui o consultando il sommario qui sotto.
I lettori non ancora abbonati, invece, farebbero bene ad abbonarsi subito (vai alla pagina degli abbonamenti).
Di seguito, la guida cliccabile ai contenuti del nuovo numero del mensile.
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QUANDO C’È LA SALUTE (NON) C’È TUTTO
Editoriale
La Pandemia Palamara e il vaccino necessario a spezzare la “regola del tre”
Emanuele Boffi
Primalinea
Accordo Europa-Cina: patti chiari, amicizia forse
Leone Grotti
Con l’accordo sugli investimenti Bruxelles ha regalato a Pechino «una gigantesca vittoria». L’intesa (si fa per dire) porterà in futuro pochi vantaggi solo alla Germania. E subito grosse grane all’Europa con l’America di Joe Biden
Il santino ambulante
Se nel ’22 ripeteremo il ’92 sarà una catastrofe
Luigi Amicone
Il Molokano
Senza guardare la morte, che senso ha qualunque parola sulle nostre vite?
Renato Farina
Interni
Palamara. Confessioni di una toga pericolosa
Luigi Amicone
L’ex magistrato più potente d’Italia vuota il sacco su lotte di potere, porcherie e battaglie ideologiche della sua corporazione. Ora gli aedi della legalità-tà-tà dovranno smentire con altrettanta precisione (sempre che ci riescano)
Braggion: «La magistratura si tenga alla larga dalla politica partitica»
Emanuele Boffi
Intervista al giudice membro del Csm: limitare gli sconfinamenti dell’Anm e far tornare la giustizia «al servizio dei cittadini, non un mezzo per imporre le proprie idee»
Copertina
Quando c’è la salute (non) c’è tutto
Corrado Sanguineti
Noi cristiani siamo debitori a tutti gli uomini dell’ideale che ha conquistato le nostre esistenze, riempiendo di senso anche il decadimento e la morte. Quell’ideale si è fatto carne e si comunica in una compagnia che non si distanzia da nessuno
Per fare un medico ci vuole un amico
Giancarlo Cesana
Incursione ragionata nella storia di un’arte divenuta sempre più pervasiva e pretenziosa. Che oggi ha bisogno come non mai di accettare il proprio limite davanti al mistero della persona
L’ipocrita condanna dei mostri nazisti che giustifica l’eugenetica moderna
I medici di Hitler autori di orrori inenarrabili sugli ebrei erano considerati brillanti scienziati, osannati in quel tempo in cui già si discuteva di vite “degne” e “indegne”
L’invenzione degli hospitalia, cattedrali per corpi e anime
Rodolfo Casadei
Doveva arrivare il “buio” Medioevo perché qualcuno si prendesse la briga di curare i malati. Non più reietti, ma uomini con un destino
Foglietto
I cattolici vivono con il complesso dell’olio di palma
Alfredo Mantovano
In memoria
Pigi Bernareggi. Una fede vissuta operosamente
Arturo Alberti e Roberto Mingucci
La storia di come nacque nella mente del primo missionario giussaniano l’idea di regolarizzare le favelas di Belo Horizonte, trasformando così un “cancro” della città in una risorsa per tutto il Brasile. Il racconto di due volontari che fecero con lui l’impresa
Esteri
Violentate e umiliate tutti i giorni della loro vita
Caterina Giojelli
In un anno in Pakistan duemila ragazzine cristiane e indù sono state rapite, sottomesse all’islam e ridotte in spose o schiave sessuali di orchi senza scrupoli. E lo Stato non prova nemmeno a difenderle
Come siamo finiti nella trappola dei social-oligarchi
Carlo Lottieri
La cancellazione dei profili dell’ex presidente Trump dai social network ci dice qualcosa sul rapporto tra aziende e potere in Occidente
Ogni giorno è un Family day
Aborto. Quarant’anni dopo, il concepito resta il grande dimenticato
Marco Invernizzi
Le nuove lettere di Berlicche
Fa’ che Biden parli sempre più come il marchese del Grillo
Berlicche
Il nocciolo della questione
Dante, un poeta come nessun altro. Firmato: Paul Claudel
Paul Claudel
L’autore della Divina Commedia non ha bisogno di stelle più grandi o rose più belle per esprimere la sua ispirazione. Gli bastano le cose e le anime di questo mondo per condurre tutti noi a vedere la profonda unità tra finito e infinito
Cinema
Il Decalogo di Kieślowski, il regista ateo che percepiva lo sguardo di Dio
Simone Fortunato
Cercate su Prime video i dieci mediometraggi dell’artista polacco dedicati ai comandamenti. La recensione di Tempi
Lettere al direttore
Facciamo un dispetto al diavolo: aiutiamo l’amico Abhay a pagare la retta della scuola
Cartolina dal Paradiso
Farsi pane e vino per gli altri (in modica quantità)
Pippo Corigliano
Sport über alles
A nessuno frega più nulla di Luna Rossa (ma intanto ci siamo persi Maurizia)
Fred Perri
Terra di nessuno
No, non sta andando tutto bene
Marina Corradi
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