Quanto ci sarebbe bisogno ancora oggi di padre Scalfi

Nasceva cento anni fa lo “starets italiano” che smascherò la menzogna del regime sovietico dando voce in Occidente alla Russia autentica, cioè cristiana. Una visone indispensabile anche adesso per smentire le falsità dell’ideologia che arma Putin contro l’Ucraina

Sono trascorsi cento anni dalla nascita di padre Romano Scalfi, il 12 ottobre 1923, e quasi sette dalla sua scomparsa, a Natale del 2016, anche se sembra che sia passato un secolo dalla sua morte, più che dalla sua venuta al mondo. Il fondatore di “Russia cristiana”, un’avventura iniziata negli anni Cinquanta ancora in epoca staliniana, ebbe la gioia di vedere pochi mesi prima di morire lo storico incontro tra il papa di Roma Francesco e il patriarca di Mosca Kirill, coronamento del sogno di tutta la sua vita e delle aspirazioni di molti secoli, e non poteva certo immaginare che la Russia sarebbe presto sprofondata nel neo-stalinismo putiniano e in una nuova guerra, anche di religione, con l’Ucraina e con il mondo intero.

Padre Romano era a sua volta un combattente con le armi spirituali, che per tutta la vita aveva sostenuto la resistenza degli uomini “senza potere”, per dirla con le parole di Václav Havel, uno dei grandi eroi del dissen...

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