QUEGLI SCOOP MELLONIANI
La lunga e malmostosa polemica lanciata dal Corriere della sera sulle responsabilità o connivenza della Chiesa nella shoà è stata innescata da uno storico cattolico, Alberto Melloni, delfino di Alberigo nume dell’Istituto delle Scienze religiose di Bologna.
Lo storico pensava di essere autore di uno scoop che si è poi rivelato una toppa.
Infatti il documento – come ha dimostrato il professor Luigi Napolitano e scritto Andrea Tornielli – non segnava un divieto di restituzione dei bambini ebrei ricoverati nei conventi francesi ai genitori, qualora i bimbi fossero stati battezzati.
Bensì raccomandava cautela nel consegnare bambini rimasti orfani a organizzazioni sioniste o imprecisate.
Dunque l’ennesimo attacco alla figura di papa Pio XII (che secondo le stime si adoperò e ottenne aiuto alla salvezza di ben 700mila ebrei) si è gonfiata e sgonfiata.
Il Corrierone ha dunque fatto trovare al neodirettore Mieli (di famiglia ebrea) un bel benvenuto avvelenato. Non a caso il neovicedirettore Battista è intervenuto raccomandando meno strumentalizzazioni.
Una faccenda che la dice lunga sulla correttezza del lavoro di certi storici della Chiesa, e che mostra di quanti incroci è fatta la battaglia nei media italiani.
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