
QUELLA SFIDA A CUI SI SFUGGE
Gay liberation, fecondazione assistita, coppie di fatto: dalla fiction televisiva al cinema, il circuito d’informazione e l’industria mediatica non cessano di scavare il solco tra fede religiosa e rivoluzione naturalistica. La stessa rivoluzione, lo stesso solco, la stessa “questione antropologica” che il cardinale Camillo Ruini chiede da tempo (e ha ribadito lunedì scorso) al mondo laico e cristiano, di affrontare in termini di sfida. Ma senza troppe adesioni. Come afferma il vaticanista dell’Espresso, Sandro Magister, «il richiamo del cardinale è finora rimasto abbastanza solitario all’interno di quel mondo cattolico, organizzato e associativo, che si dimostra incapace di fornire un’eco adeguata alla sfida dei tempi. Una riprova clamorosa l’ha data l’ultima Settimana sociale tenutasi a Bologna, dove le sfide che toccano la presenza cristiana nella società moderna hanno lasciato il posto ad argomentazioni assai più marginali e incomparabili con queste lanciate dal cardinale e che ancora sono in attesa di penetrare il tessuto del cattolicesimo italiano».
Nessun dubbio sulle priorità della sfida: «Quando Ruini parla dell’uomo naturalistico che avanza, allude a un idolo moderno, capace di padroneggiare il ciclo naturale di cui si sente pari parte. La sfida viene quindi dettata da una biotecnologia senza limiti: una potenza non solo scientifica ma in qualche modo sociologica, ostica a quegli imperativi morali senza i quali, l’ha recentemente ricordato il Papa, è la stessa natura dell’uomo a venir meno». E c’è anche chi non si è tirato indietro, e spesso inaspettatamente. «La serietà di questa sfida – conclude Magister – è data dal fatto di non discutere di fede religiosa, ma dell’essenza stessa dell’essere uomini. E ciò accomuna tutti: dal cardinale Raztzinger al filosofo tedesco Jürgen Habermas, si è sviluppato un dibattito dai profili imprevedibili, che ha per attori e protagonisti non solo uomini di Chiesa, ma uomini appartenenti a culture agnostiche o estranee alla vita cristiana». Galli Della Loggia, Ferrara, Pera, Battista, Magdi Allam, Khaled Fouad Allam, Finkielkraut, solo per rifare qualche nome.
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