Il “ventre molle” del reddito di cittadinanza

È sulla ricollocazione della platea su cui il governo è voluto intervenire per dimostrare che è possibile tornare a scommettere sul lavoro oltre l’assistenzialismo che si misurerà il successo della riforma contestata

Il 28 luglio l’Inps ha inviato circa 169 mila sms per comunicare ai percettori di reddito di cittadinanza in età da lavoro (da 18 a 59 anni), senza alcuna inabilità certificata, non conviventi in nuclei familiari ove sono presenti disabili, minori o anziani, che il reddito di cittadinanza a loro assegnato non sarà più erogato dal mese di agosto. Altri 80 mila messaggi dovrebbero essere inviati nei prossimi giorni, nonostante le accesissime polemiche che questa informativa ha subito generato.
Chi ha ricevuto l’sms dell’Inps sul reddito di cittadinanza
Invero, l’Inps ha evidenti responsabilità in merito alla modalità scelta (appunto, il freddo messaggio telefonico), ma nessuna per quanto concerne la decisione. La rimodulazione del reddito di cittadinanza era contenuta già nel programma del centrodestra e Fratelli d’Italia è stato da subito uno dei partiti più convinti nell’argomentare contro gli effetti perversi del sussidio.

Non è stato perciò inaspettato il capitolo del ...

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