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«Perché dico no al referendum sulla liberalizzazione della cannabis»

Di Piero Vietti
05 Gennaio 2022
Il neurofarmacologo Angelo Vescovi è il presidente del Comitato per il no alla droga legale. «Mi attaccheranno come sulla Legge 40, ma non posso non dire la verità sui danni che fanno queste sostanze»
Un attivista radicale fuma uno spinello durante una manifestazione davanti a Montecitorio (foto Ansa)


«Se si farà il referendum per la liberalizzazione delle cosiddette droghe leggere mi auguro possa esserci nel paese un dibattito pacato. Ma nel momento stesso in cui lo dico mi viene da ridere, perché so che non sarà possibile». Angelo Vescovi sa bene che cosa vuol dire spendersi in prima linea per una consultazione popolare su un tema che divide l’opinione pubblica, soprattutto sa cosa vuol dire stare dalla parte meno coccolata dai media e dal mainstream.

Per un dibattito approfondito
Neurofarmacologo, biologo, uno dei massimi esperti di cellule staminali, oggi direttore scientifico dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, Vescovi è il presidente del neonato Comitato per No alla droga legale, costituito lo scorso 21 dicembre assieme a quello per il No all’omicidio del consenziente presieduto da Assuntina Morresi. I due comitati sono nati «per consolidare  e promuovere solidarietà sociale, per una democrazia realmente inclusiva, per il rispetto della libertà e della dign...

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