Renis meglio di Pelè

Di Fred Perri
11 Marzo 2004
Domani comincio l’ennesima dieta

Domani comincio l’ennesima dieta, però, invece di essere triste, sono allegro, quasi ilare. Ho scoperto che non siamo noi giornalisti sportivi i giornalisti più stronzi. Quelli che seguono Sanremo sono peggio, con il loro birignao, il loro snobismo intellettuale, il loro fastidio per essere lì, costretti dallo stipendio da alzare a fine mese. Gettavano perle di illuminante sapere, più tromboni dei nostri tromboni del dopo-partita. Per tutti loro il Festival era una cialtronata, hanno goduto come mandrilli per il sorpasso del “Grande Fratello”. Poi ho letto le cifre: 1.200 accreditati. Ma che ci andate a fare? Il leader della combriccola è stata Concita De Gregorio di Repubblica: da come scrive pensa sicuramente di avercela solo lei. Una sera, smanettando col telecomando, poi, sono capitato sul Controfestival di Mantova. C’era un dibattito che avrebbero espulso da un congresso del Pcus perché troppo noioso. Il compagno Fantozzi si sarebbe fatto proiettare otto volte “La corazzata Potemkin” piuttosto che assistervi. Sabato sera guardavo mia figlia, goduta per il Festival (ha votato per Stefano Picchi, arrivato settimo) e ho pensato che Tony Renis è meglio ‘e Pelè. Quindi mi affetto una sopressata calabra che tenevo per un’occasione speciale e, come dice Guccini – che mi piace anche se è stato a Mantova – a culo tutto il resto.

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