
Ridley Scott gira a Roma il pilot della serie tv “The Vatican”
Qualcuno a Roma in questi ultimi giorni ha avuto l’impressione di aver visto il Papa passeggiare in Piazza del Campidoglio. Ma l’uomo vestito di bianco che si muoveva lungo il cortile di palazzo Senatorio altro non era che uno degli attori della nuova serie tv di Ridley Scott, The Vatican.
SEGRETI VATICANI. L’acclamato cineasta, che da tempo si dedica con successo alla produzione televisiva (Numb3rs, The Good Wife, I pilastri della Terra), torna questa volta nelle vesti di regista per raccontare la vita di un arcivescovo americano, interpretato dall’attore Kyle Chandler, che deve fare i conti con intrighi, rivalità e lotte di potere all’interno della Chiesa Cattolica. Assieme a Chandler ci sono gli attori Matthew Goode e lo svizzero Bruno Ganz, che vestirà i panni dell’immaginario Papa Sisto VI, accanto ad alcuni volti noti del panorama televisivo e cinematografico italiano. Le riprese, in corso in questi giorni, dureranno sei settimane e riguarderanno il solo episodio pilota della serie, intitolato The Portrait: «Se a ShowTime e a Sony Pictures Television piacerà faremo altri dieci-undici episodi – ha commentato Scott – Riprodurrò New York a Roma, compresi gli interni dell’appartamento statunitense del protagonista e un pezzetto di Sicilia». L’assessore alla cultura Dino Gasperini ha parlato di occasione unica per la città, su cui la produzione ha già investito 5,5 milioni su un totale di nove milioni stanziati per l’episodio pilota di The Vatican, che potrebbe arrivare sugli schermi americani già a fine anno.
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2 commenti
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“Sisto sesto” è un nome fantastico! Fa veramente ridere!
Nome a parte, un papa che avesse come modello Sisto V, detto popolarmente “er Papa tosto”, mica sarebbe una disgrazia, per la Chiesa. Fra le altre cose, Felice Peretti, poi Papa col nome di Sisto V, era figlio d’un allevatore di suini ascolano, e da ragazzo, prima di farsi frate francescano e poi prete, aveva molte volte portato i porci di famiglia al pascolo nei querceti del Piceno. Considerando le “porcate”, che esaltano e approvano, un giorno sì e l’altro sì, tanti che si proclamano “cattolici adulti”, un papa con una “esperienza pastorale” simile, mica ci starebbe male?