Rimosso dalla magistratura (dopo 10 anni) il pm che scaricava immagini pedopornografiche in ufficio

Di Chiara Rizzo
10 Gennaio 2014
La vicenda dell'ex sostituto procuratore di Rossano Calabro Paolo Remer, fece molto discutere nel 2004: l'ex pm, già sospeso dallo stipendio, oggi è stato rimosso dalla magistratura

La sezione disciplinare del Consiglio della magistratura ha rimosso dall’ordine giudiziario Paolo Remer, ex sostituto procuratore a Rossano Calabro, che è già stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio dal 2011. Remer nel 2004 era stato trovato in possesso di immagini pedopornografiche e ha già subìto un processo penale che però si è concluso in Cassazione con la prescrizione (in primo grado Remer è stato invece condannato dal tribunale di Salerno a un mese di reclusione). Il provvedimento di oggi scatta dunque a ben dieci anni dai fatti.

MAI PIU’ IN TOGA. Remer si è difeso all’udienza al Csm di oggi sostenendo che «è una vicenda che ho subìto. Mi sono imbattuto in quelle immagini, ma nessun elemento oggettivo e soggettivo può stabilire che io abbia cercato, procacciato o salvato quelle immagini. Sono il primo a ritenere ripugnanti quelle foto di pedopornografia». Le indagini che hanno coinvolto Remer, riguardavano centinaia di persone in tutt’Italia che scaricavano immagini da siti internet: nel caso dell’ex pm, il materiale era stato ritrovato dagli investigatori in due computer proprio in uso a Remer. Il sostituto procuratore generale Elisabetta Cesqui, che ha sostenuto nel procedimento disciplinare l’accusa, ha chiesto la condanna: «La tutela e il rispetto dell’innocenza dell’infanzia è uno dei più profondi e sentiti e la violenza dell’adulto su un minore si realizza nel momento in cui con immagini viene ripresa. Vi è inoltre una rinnovazione della violenza ogni volta che qualcuno la vede, la ricerca e l’acquisisce. Il reato espone in ogni caso l’autore rispetto alla propria credibilità e al proprio prestigio».

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2 commenti

  1. Mappo

    La pedopornografia è una cosa immonda e questo è ovvio, ma mi viene da fare un’altra considerazione: cosa ci sta a fare una procura (con annesso tribunale) in un cittadina di 36.000 abitanti, neppure capoluogo di provincia? E poi ci si stupisce dei costi fuori controllo della magistratura e della lentezza dei procedimenti?

  2. Antonio

    il magistratume ideologizzato è una delle peggiori palle al piede che frena lo sviluppo e l’iniziativa in Italia. Sono una casta praticamente onnipotente e si arrogano pure il potere legislativo tramite fumose “interpretazioni”. Finchè non si abbatterà tale marciume avremo sempre un grosso collo di bottiglia per tutto ciò che è positivo per la nazione.

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