
Roma all’americano DiBenedetto: «Voglio vincere come Berlusconi»
E’ fatta: la Roma è il primo grande club della serie A a passare in mani straniere. La cordata americana che fa capo a Thomas DiBenedetto ha siglato nel pomeriggio a Boston (in Italia era già notte fonda) l’accordo con Unicredit per il passaggio di proprietà del club giallorosso. Si chiude di fatto l’era dei Sensi durata 18 anni e uno scudetto, si apre quella della Roma americana che avrà l’ambizione di tornare nel calcio che conta e lottare «ogni anno per lo scudetto», come aveva detto lo stesso imprenditore bostoniano nel suo passaggio a Roma delle settimane scorse.
La trattativa è stata lunga e complicata e si è conclusa non senza qualche colpo di scena e qualche attrito fin sotto la bandiera a scacchi. Resta l’accordo che ha messo di fatto la Roma nelle mani di DiBenedetto & Co. e che dovrà adesso espletare tutti gli iter burocratici del caso prima di diventare operativa. Ora c’è il vaglio della Consob, poi quello dell’Antitrust, prima dell’assemblea (tra circa 30 giorni) che stabilirà competenze e ruoli e nominerà ufficialmente Thomas DiBenedetto presidente della Roma: il ventunesimo della storia giallorossa, il primo straniero. Ci sarà in questa sede la composizione del nuovo Cda nel quale gli americani avranno 8 uomini, con 5 che saranno invece scelti da Unicredit, socio nell’affare al 40%. Per ripianare i debiti e diventare proprietario della Roma (del 67% con il quale si controlla la maggioranza: il resto è invece sul mercato) DiBenedetto ha costituito una Newco con partecipazione al 40% proprio dall’istituto di credito di piazza Cordusio.
Ad annunciare il passaggio di proprietà è stato lo stesso DiBenedetto, in una conferenza stampa a Boston: «L’accordo è stato fatto» ha detto. «Nella negoziazione ci sono stati dei punti complicati ma non ho mai pensato di mollare. E’ il premio ad una cosa grande come la Roma». DiBenedetto ha poi ringraziato Berlusconi per il benvenuto che ha riservato a lui e ai suoi partner e ha preannunciato di voler «avere con la Roma gli stessi successi da lui avuti con il Milan».
Il vicedirettore generale di UniCredit, Paolo Fiorentino, ha detto che l’accordo non è stato semplice ma ha anche sottolineato che tutto si è svolto con la massima traspaerenza. «E’ stata un’operazione nella quale ci siamo molto confrontati. Il nostro obiettivo era trovare un compratore che garantisse un livello ad un asset che ha già un valore alto». E ha concluso: «Ci sono delle ottime idee per valorizzare il marchio Roma: sono imprenditori americani che però hanno ancora un dna italiano. Siamo molto contenti e speriamo di dare alla città un riscontro molto positivo».
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