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«Insegnavo religione al liceo Berchet. Il giorno prima avevano dato a teatro Il diavolo e il buon Dio di Sartre. Ed ecco che i miei avversari vengono in classe armati – perché era sempre una battaglia la scuola di religione – del libretto e leggevano dei passi di Sartre. Hanno letto quel che han voluto. E poi gli ho detto: “Ah, sì? Quello è un Dio così cretino che potrà essere il Dio di Sartre. Non è il mio Dio. Sarei cretino se credessi in un Dio così”».
Ecco, vorremmo dire ai nostri ambientalisti apocalittici che pure noi, laici di rito giussaniano-ratzingeriano, saremmo dei cretini a credere al loro “dio verde”, per dirla alla Giulio Meotti. Una divinità attorno a cui, ogni giorno, nelle redazioni dei giornali e negli uffici di Bruxelles e dell’Ipcc si manifesta un vero e proprio culto che ha i suoi oracoli (Greta Thunberg), i suoi sacerdoti catastrofisti, le sue festività (la Giornata della Terra) e pure la sua ostia benedetta (il ver...
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