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Saremmo dei cretini se credessimo nel dio verde dei teoambientalisti

Di Emanuele Boffi
07 Agosto 2023
Nessuno discute la massima importanza che ha il rispetto della natura. Ma sui temi ambientali si dovrebbe procedere scientificamente, cioè dubitando, non a furia di postulati e dogmi che non possono essere contraddetti
Protesta degli ambientalisti di Extinction Rebellion davanti al Salone del libro di Torino, 21 maggio 2023
Protesta degli ambientalisti di Extinction Rebellion davanti al Salone del libro di Torino, 21 maggio 2023 (foto Ansa)

«Insegnavo religione al liceo Berchet. Il giorno prima avevano dato a teatro Il diavolo e il buon Dio di Sartre. Ed ecco che i miei avversari vengono in classe armati – perché era sempre una battaglia la scuola di religione – del libretto e leggevano dei passi di Sartre. Hanno letto quel che han voluto. E poi gli ho detto: “Ah, sì? Quello è un Dio così cretino che potrà essere il Dio di Sartre. Non è il mio Dio. Sarei cretino se credessi in un Dio così”».

Ecco, vorremmo dire ai nostri ambientalisti apocalittici che pure noi, laici di rito giussaniano-ratzingeriano, saremmo dei cretini a credere al loro “dio verde”, per dirla alla Giulio Meotti. Una divinità attorno a cui, ogni giorno, nelle redazioni dei giornali e negli uffici di Bruxelles e dell’Ipcc si manifesta un vero e proprio culto che ha i suoi oracoli (Greta Thunberg), i suoi sacerdoti catastrofisti, le sue festività (la Giornata della Terra) e pure la sua ostia benedetta (il ver...

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