
Sbk Donington: Melandri vince, Biaggi lo schiaffeggia
Circuito di Donington Park 27, granpremio d’europa, secondo appuntamento del mondiale Superbike. Weekend nero per il campione in carica Max Biaggi, che si è visto protagonista in negativo dentro e fuori la pista fin dalle prove ufficiali di sabato. Durante un giro di lancio l’Aprilia numero 1 del “corsaro” rallenta il passaggio della Yamaha di Marco Melandri che invece stava girando su gomme in temperatura già da tempo.
Poco dopo il romagnolo allarga la traiettoria e costringe il campione del mondo a rallentare per non uscire di pista. A fine turno Biaggi è sesto e Melandri occupa la nona posizione, ma il romano passando davanti al box Yamaha si ferma a discutere, e mentre parla con il suo avversario gli da due sberlette che per quanto innocue, lasciano trasparire la tensione di un campione del mondo che già alla seconda gara vede molto difficile la difesa del titolo. Al via Biaggi è evidentemente nervoso e Melandri indebolito da una leggera influenza. Al secondo giro il numero 33 è il decimo a passare sul traguardo, ma è da qui che comincia una strepitosa rimonta.
Mozzafiato l’atteso duello tra i due italiani per il sesto posto che li vede sorpassarsi e risorpassarsi a vicenda per ben sei volte, ma alla fine Biaggi va lungo. Intanto Maxime Berger si ritrova senza ruota posteriore ed è protagonista di uno singolare incidente (senza conseguenze). Da qui in poi Melandri fa la gara perfetta, senza perdere tempo recupera e sorpassa Haga, Camier Sykes e Haslam conquistando così il secondo posto a sei giri dalla fine, con un distacco di oltre due secondi dal Jakub Smrz che conduceva solitario e ignaro.
Divorando mezzo secondo a tornata il ravennate riesce a superare la Ducati del team Effenbert, concludendo primo dopo solo tre gare dal debutto in Superbike. Terzo un ottimo Cecha che dopo una partenza non brillante risale dalla settima posizione e conquista così punti preziosi per consolidare il suo primato in classifica piloti. Biaggi chiude solo settimo. Che Biaggi non sia sereno lo si capisce dalla partenza di gara 2, scatta con largo anticipo ma si accorge dell’errore si ferma e perde l’attimo sul semaforo verde, poi per non farsi mancare nulla non vede per ben tre volte la segnalazione del passaggio dai box per penalità, e si porta a casa una bandiera nera, squalifica e scuse di dovere ad ammiratori e squadra.
Intanto Melandri gli fa l’ultimo regalo di giornata, concludendo gara 2 in seconda posizione e scavalcandolo in classifica piloti assieme ad Haslam. Davanti a Melandri solo Checa che azzecca la scelta delle gomme morbide e cavalca in solitaria per tutti e ventidue i giri portando a casa la terza vittoria in quattro gare. A fine giornata il più soddisfatto è comunque Marco Melandri che ha dichiarato «è stata una giornata fantastica che vale dieci anni da comprimario in MotoGP com’ero lo scorso anno». Prossimo appuntamento il 17 aprile ad Assen per il granpremio d’Olanda.
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