Con una lettera autoreferenziale a Repubblica Elly Schlein accusa il governo per gli sbarchi, non dice una parola su integrazione e distribuzione, e conferma di avere più a cuore le sorti degli immigrati che la tranquillità degli italiani
La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein (foto Ansa)
Una lettera a Repubblica sulla crisi migratoria. Difficile immaginare un modo più scontato, pedante, imbolsito di comunicare da parte della leader del Pd Elly Schlein. La lettera è di una noia politica letale: gli sbarchi sono tutta colpa del governo, le autocrazie non vanno pagate, bisogna rispettare il diritto internazionale, l’Unione Europea deve accogliere e salvare, i trafficanti di uomini non esistono e se esistono sono stati creati dai decreti della destra. Niente di nuovo.
Non una parola su integrazione e distribuzione
Peccato che gli sbarchi siano alimentati dal caos politico africano, dove c’è un golpe al mese, e sfruttati da associazioni criminali; peccato che nel nord africa esistono soltanto stati falliti e autocrazie e quindi soltanto con queste ultime si possono fare accordi; peccato che il diritto internazionale possa essere interpretato in vari modi e comunque non prescrive che uno Stato possa decidere chi debba entrare e chi no sul suo territorio. Ancora più preoccupa...