
Se la politica non si occupa di te, ci penseranno i giudici

Dopo la sentenza sul caso Cappato che ha aperto al suicidio assistito occorrerà aggiornare il detto che «se non ti occupi della politica, la politica si occuperà di te». Va infatti aggiunta una postilla: «E se la politica non si occuperà di te, ci penseranno i giudici».
Noi che portammo in Duomo le bottigliette d’acqua per Eluana Englaro lo sapevamo che sarebbe finita così. Adesso ci dicono che serve una legge, ma è una verità “impazzita” cioè una fandonia perché è solo questione di tempo perché tutto vada per il peggio. Ciò che accade oggi in Olanda e Belgio è ciò che accadrà in Italia domani. Soppressione di malati, depressi, bambini, con o senza il loro consenso. Autodeterminazione la chiamano, ma è solo un eufemismo luciferino che presto ci farà scivolare verso il rovesciamento del diritto, la legge del più forte, la giungla umana e giurisprudenziale.
Mistero imperfetto
Non stiamo esagerando. Per chi segue queste vicende come noi e s’ostina – anche nel 2019 della dea Greta – a ritenere più meritevole di compassione la vita di un malato rispetto a quella di un arbusto, la traiettoria è chiara e rovinosa. Non abbiamo la fissa dei “temi etici” come qualcuno ci rimprovera (il mondo è pieno di cretini che fanno i fenomeni su Facebook), ma abbiamo la fissa dell’umano, di ciò che lo rende unico e irripetibile, della sua libertà e, per dirla alla Flannery O’Connor, del “mistero imperfetto” che s’innesta in ogni corpo al momento della nostra venuta al mondo.
La pace dei cimiteri
L’avevamo già scritto, l’aveva già detto la nostra amica Assuntina Morresi commentando la “moratoria etica” che sembrava essere stata stipulata dal precedente esecutivo gialloverde: «Non esiste alcuna pax bioetica, esiste l’indifferenza bioetica. In Italia stiamo vivendo la pace dei cimiteri».
Se la società non si cura di questi temi, se il popolo cattolico e i suoi vescovi ne trattano a singhiozzo per la paura di essere accusati di oscurantismo, se leader che sventolano rosari in piazza poi poco fanno per passare dallo slogan all’azione, il risultato è questo: le cose accadono, i radicali usano casi estremi per forzare la mano, i media tengono loro bordone, i giudici fanno il resto, le corti dettano le leggi. Il popolo – cosiddetto sovrano – si ritrova una legge sulla dolce morte senza averla mai voluta. Pensarci prima?
Foto Ansa
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