Sei un mito/Giustizia
M. TRAVAGLIO. Deve aver cominciato ai tempi delle elementari facendo la spia alla maestra contro il compagno di banco che scartava caramelle durante la lezione. Altrimenti non sarebbe diventato, oggi, il volto imbalsamato del giustizialismo a 360 gradi. Per lui la democrazia non è: una testa, un voto; ma: una testa, un avviso di garanzia.
G. A. STELLA. A guardarlo sembra solo un simpaticissimo veneto devoto all’Amarone d’annata. Invece ha un archivio storico-giornalistico che nemmeno De Gennaro. Sa tutto di tutti e non vi risparmia nulla, all’occorrenza. Il suo motto è: Sorvegliare e punire. Uomo-Panopticon.
C. MALTESE. Un Saint Just invecchiato male e senza l’attenuante della passione per la giustizia di Roma antica. Il francese vedeva nel ruzzolare di teste un olocausto alla dea ragione. Lui pretende una democrazia bipolare in cui il parlamento venga diviso tra chi vorrebbe quelli come il Cav. in galera e quelli che hanno già buttato la chiave.
C. DE GREGORIO. Anche detta Midinette in omaggio al suo svettare quotidiano. è la pin up del giornalismo pret-à-porter. Ritrattista “scomoda”, ultimamente un poco acquartierata. Più che le notizie ama le fumigazioni strumentali che queste emanano quando l’oggetto dell’informazione puzza di centrodestra. Non manca un congresso, una convention e una conferenza in cui il nemico si esponga allo sguardo. E sta lì pronta a immortalare il momento in cui quello s’infila le dita nel naso. Brava lo è, tifosa ancor di più.
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