
Serie A, i numeri. Impresa al Cibali, Totti è terzo non secondo, Di Natale fa 150
225 gol in serie A. Un sogno che si realizza. Un sogno che uno nemmeno ci pensa. Eppure Francesco Totti lo ha in testa da un po’: raggiungere e superare Gunnar Nordahl. E magari, non sa ancora come, superare le marcature di Silvio Piola (273). Un passo per volta: ieri contro il Genoa ha raggiunto lo svedese; le statistiche dicono che è al posto numero due della classifica dei cannonieri di tutti i tempi. Anzi, solo di quelli che hanno partecipato ai campionati dal 1929 in poi. Tempi.it aveva già spiegato che nella classifica dei gol si tengono conto solo quelli realizzati a partire dal 1929, anno in cui è nato il campionato nazionale a girone unico, composto da 18 squadre. Se invece si comincia a contare dal 1898 (anno in cui è nata la Federazione italiana di football che ha organizzato il primo torneo), la classifica cambia: davanti a tutti c’è il buon Pepìn Meazza, poi Silvione Piola e terzo, a pari merito con Nordahl, Francesco Totti, l’ultimo imperatore di Roma, alla tredicesima stagione consecutiva arrivato in doppia cifra. Onore al re. Next stop Piola.
1995, esordio con gol. Alessio Romagnoli ha compiuto 18 anni da poco: il 12 gennaio. Dopo tutte le trafile nelle giovanili della Roma, ieri ha esordito da titolare nel posticipo contro il Genoa. Ha dovuto marcare per 90 minuti uno come Marco Boriello e Kucka nei calci d’angoli. Sempre puntuale negli anticipi, duro nei contrasti e pulito negli interventi. Il battesimo di fuoco era già bello che superato, ma Alessio ha fatto di più. In uno dei pochissimi corner a favore dei giallorossi si è preso la licenza di andare in attacco, saltare più in alto di tutti, anticipare Sebastian Frey e piazzare il gol del 2 a 1, su invito perfetto di capitan Totti, uno che ha esordito in Serie A nel 1993, quando Romagnoli non era nemmeno nato.
1961, clamoroso al cibali. Era il 4 giugno, l’Inter di Helenio Herrera doveva solo vincere. Il Catania, neo promosso, aveva già raggiunto la matematica salvezza e non aveva più nulla da dire. Nulla tranne vendicare quel mezzo insulto che il Mago aveva rivolto agli etnei dopo la gara d’andata terminata 5 a 0 per i nerazzurri, con 4 autogol. «Una squadra di postelegrafonici», li aveva definiti. Finì 2 a 0 per i siciliani e Sandro Ciotti, ai microfoni di Tutto il calcio minuto per minuto pronunciò quella che da lì in avanti sarebbe diventato il miglior slogan per raccontare risultati clamorosi e imprese gloriose. Ieri pomeriggio al Cibali (oggi si chiama stadio Massimino), di nuovo Catania-Inter. La partita della vita per i siciliani, ormai salvi e in cerca di punti per guadagnarsi un posto in Europa. Dopo i primi 45 minuti di gara sembrava dover finire con lo stesso risultato. E invece prima Riky Alvarez e poi Palacio (due volte) hanno ribaltato il risultato a favore dei nerazzurri. Clamoroso al Cibali. Altra curiosità: nella stagione 1961, nella rosa del Catania figurava anche un giovane centromediano ai suoi esordi da professionista: Bruno Pizzul.
150 reti con l’Udinese. Grazie al gol di ieri contro il Pescara Totò Di Natale è il giocatore che ha segnato di più in serie A con la maglia dell’Udinese. Alla fine segna sempre lui: 35 primavere e non si è ancora stancato. Arrivato a Udine nella stagione 2004/2005 ha cominciato in sordina, con 7 gol e da allora non si è più fermato. Lo hanno cercato tante big della massima serie ma lui ha sempre rifiutato, a Udine è un re. Capocannoniere nelle stagioni 2009/2010 e 2010/2011 con 29 e 28 gol, è riuscito a qualificare i bianconeri per due anni consecutivi alla Champions League (altra impresa diventata record). Quest’anno è già a quota 15.
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