Un silenzio preoccupante su ddl Cirinnà, adozioni e diritto della famiglia

Di Alfredo Mantovano
25 Aprile 2016
La consegna sembra quella di ignorare il dibattito in corso nella commissione Giustizia di Montecitorio; una consegna osservata in modo quasi unanime dai media
Monica Cirinna' sorride nell'Aula del Senato, durante la discussione generale sull'emendamento presentato dal governo in materia di unioni civili, sul quale Ë stata posta la questione di fiducia, Roma, 25 febbraio 2016. ANSA/ GIUSEPPE LAMI

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Dopo il clamore della discussione al Senato, una coltre di silenzio accompagna i lavori della Camera sul ddl Cirinnà. Nonostante siano stati presentati numerosi emendamenti di merito al testo, legati ai differenti e preoccupanti profili del ddl, la consegna sembra quella di ignorare il dibattito in corso nella commissione Giustizia di Montecitorio; una consegna osservata in modo quasi unanime dai media e finalizzata all’approvazione rapida e indolore, cioè senza modifiche. Una sorta di anticipo al contrario della riforma costituzionale: quella abolisce il Senato, comunque ne ridimensiona le competenze; nel caso delle unioni civili, a essere abolito pare il passaggio alla Camera, al punto che si preferisce non parlarne. Fra i punti controversi vi è quello dell’adozione: più volte su queste colonne si è constatato come dal ddl Cirinnà derivi direttamente la piena possibilità di adottare da parte di una coppia composta da persone dello stesso sesso, anche oltre i confini della stepchild adoption. I sostenitori del ddl lo hanno ammesso nella sostanza, all’insegna del “tutti sono capaci di donare amore” e del “non lasciamo i bambini in orfanotrofio”: hanno usato l’argomento della generosità per mascherare la volontà ideologica di parificare la coppia same-sex a quella etero.

Non riprendo le considerazioni sul danno per un bambino derivante dalla sua crescita contando non sulla complementarietà delle figure dei genitori, bensì sulla duplicazione della medesima figura. Mi limito a constatare come finora sul piano delle adozioni nazionali lo squilibrio vi è stato, e in modo pesante, ma nella direzione opposta: fra la lunghissima lista d’attesa dei potenziali genitori adottivi, ritenuti idonei, e la quantità ridotta dei bambini adottabili. In istituto si trova un minore prossimo a diventare adulto, in genere con handicap, comunque con problemi fisici e psichici tali che chi vuole adottare si tira indietro: sarebbe interessante che le istituzioni individuassero facilitazioni e aiuti per chi è disponibile a compiere un passo del genere, invece che blaterare su amore da donare e abbandoni.

La novità è che in Parlamento sta per essere approvata una riforma del diritto di famiglia che, fra l’altro, elimina i Tribunali per i minori, facendone assorbire le competenze dalle sezioni famiglia dei Tribunali ordinari; per carità, si vuol puntare a una gestione giudiziaria unitaria, e quindi omogenea, della crisi familiare. Quel che non si capisce è se e come verrà garantita la specifica professionalità di chi si interesserà di queste vicende: la frequente automaticità della trattazione dei divorzi si estenderà a minore approfondimento delle situazioni di disagio minorile?

Che si fa, stiamo sereni?
Le note più dolenti provengono dalle adozioni internazionali. Qui la patologia e il blocco sembrano quasi cercati. Da quasi 3 anni la commissione Adozioni internazionali è ferma. Le oltre 60 associazioni che si occupano di facilitare l’iter delle pratiche relative non hanno interlocutori: e non cessano di denunciarlo. Eppure finché ha funzionato, la Cai, che ha ruolo di impulso e coordinamento ed è incardinata nella presidenza del Consiglio, ha favorito l’arrivo in Italia di quasi 38 mila bambini; fra i compiti che la legge le demanda vi è la collaborazione con organismi omologhi di altri Stati, la vigilanza sull’attività degli enti che assistono i coniugi per l’adozione, l’esame delle segnalazioni riguardanti i casi in corso, il monitoraggio. Funzioni importanti, che esigono una dedizione continuativa e non burocratica. Qualche giorno fa gli enti che operano nel settore hanno rivolto un ennesimo appello a Renzi: è peraltro singolare che al nuovo ministro per gli Affari regionali sia stata conferita la delega sulla famiglia, con esclusione proprio delle adozioni internazionali, mentre in Parlamento è stata presentata una proposta per istituire agenzie regionali che trattino la materia.

In breve, invece di curare e governare con attenzione ed equilibrio un settore delicato, l’Esecutivo blocca quel che ha funzionato fino al suo insediamento, e crea le basi normative per mandare a gambe all’aria l’intero ordinamento minorile. Che facciamo, stiamo sereni?

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17 commenti

  1. lucillo

    La sostanziale eliminazione del Tribunale peri Minori è una delle tante porcate di questo governo.
    Che non si occupino delle adozioni internazionali è ovvio: non hanno tempo ne soldi per occuparsi di cose che riguardano poche persone, vedi esodati. Molta attenzione e soldi invece per gli amici e amici degli amici.
    Prima se ne vanno meglio è.
    Ma che c’entrano le unioni civili?

    1. andrea udt

      “Ma che c’entrano le unioni civili?”

      Ma insomma! Come viene esplicitamente dichiarato fin dal titolo l’articolista vuole affrontare 3 argomenti:

      1) Cirinnà
      2) adozioni
      3) diritto di famiglia

      c’è un legame ovvio, naturale, fra gli argomenti (concezione della famiglia e della genitorialità) e un filo conduttore esplorato dallo scrivente: la modalità con cui parlamento ed esecutivo stanno affrontando questi delicatissimi argomenti. E’ difficile da capire?

      Poi non posso fare a meno di notare questo: viene proposto un articolo su test prenatali?

      Arriva il solito mellifluo untuoso che parte ossequioso e poi scende a rotolarsi nel fango facendo battutine su aborto e donne cattoliche condite da faccine “gayose”.

      Si parla di famiglia qui e si contesta quali argomenti l’articolista può o non può affrontare con frecciatina su amici degli amici e soldi.

      Si parla perfino di Shakespeare e salta fuori la battuta su PM e ciellini che si devono guardare le spalle, re nudi e nemici inventati per dissimulare difficoltà (?!) interne.

      Ma che c@##*….. !!!!!????

      1. Fabio

        La possibilità di adottare è perfettamente legittima per una coppia omosessuale come già stabilito dalla ricerca scientifica, che dimostra e conferma che due omosessuali sono perfettametne in grado di assumersi i loro doveri e responsabilità di educatori e di famigliari:

        “Le affermazioni secondo cui i bambini, per crescere bene, avrebbero bisogno di una madre e di un padre non trovano riscontro nella ricerca internazionale”

        “non sono né il numero né il genere dei genitori — adottivi o no che siano — a garantire di per sé le condizioni di sviluppo migliori per i bambini, bensì la loro capacità di assumere questi ruoli e le responsabilità educative che ne derivano”.

        Ma cosa c’entra la religione con l’adozione?

        1. andrea udt

          Fabio, ma lo sai come lo ha stabilito la ricerca “scientifica”? Vuoi l’ultimo studio olandese recensito dal What We Know Project, aprile 2016?

          Bos, H. M. W., Knox, J. R., van Rijn-van Gelderen, L., Gartrell, N. K. (2016). Same-Sex and Different-Sex Parent Households and Child Health Outcomes: Findings from the National Survey of Children’s

          Poi vai a leggere la metodologia e ti cascano le balle. Sai come hanno fatto?

          Interviste telefoniche ai cap* famiglia!
          Intervista telefonica al genitore per studiare il benessere dei ragazzi.

          Cavoli, essere gay non significa che non si possano offrire cura, affetto, attenzione.

          Ma vogliamo fare gli apprendisti stregoni e correre rischi enormi negando a tavolino una figura maschile o femminile, negare a tavolino un padre e una madre…

          Fabio, FabioL, ma un po’ di amore alla verità, un minimo di prudenza..

          C’è più attenzione ai cuccioli di cani e gatti, più prudenza sugli ogm, c’è più libertà a discutere di questo ma se tocchi la genitorialità gay ti scaricano contro un fuoco di sbarramento fatto a colpi di accuse di omofobia, studi con metodologie di campionamento da brividi, e mai, mai sui 65 proposti da famiglie arcobaleno, 77 del WWKP si chiede, direttamente ed esplicitamente a figli adulti e consapevoli di come sono stati concepiti come tali scelte lu abbiano influenzati o provocato del disagio.

          Mai, sempre alla larga, con gli ECR, gli SDQ, su campioni non randomizzati, striminziti, di preadolescenti…

          E il what we know Project recensisce 9 studi del signor* Bos, innumerevoli della Patterson e Crouch che lavorano in questo modo e si eccitano il loro indice h citandosi a vicenda.

          C’è uno studio del 2015 di Sulins, pubblicato su rivista peer, fattore impatto 5.78 sul campionamento statistico usato da Crouch nel 2014, ma NON compare fra la lista degli studi contro.

          Hai capito come fanno ad arrivare a 77 a 4?

          E le sentenze? Conclusioni sventolate qui e su 100 altri blog, ma gli emeriti attivisti non entrano nel merito del caso, come e’ nato e su cosa si e’ sentenziato.

          Calunnie: spezzoni di commenti negativi racattati su blog, come le calunnie su Loren di cui ho trovato lo stenografato della deposizione sul caso Boyer e mai gli viene contestato il merito del suo studio in cui critica il campionamento statistico di 59 studi sventolati da una potentissima lobby che fa i suoi comodi in seno all’APA.

          Oppure ricercatori che COPIANO nel 2015 uno “studio” del 1999, beccano la grana dal MIUR e ti definiscono “scientificamente” omofobo se sei contro matrimonio gay e le associazioni lgbt. Studio di cui ho pubblicato nei commenti il loro “spettacolare e imparziale” questionario affinché tutti, pure tu leggessero cotanta opera omnia sulla definizione di omofobia.

          Oppure sentenze idiote (alta corte di Richmond) che colmano vuoti idioti, così Gavin Grimm potrà p. e c. nei cessi dei maschi perché lei, ragazza adolescente che non è nemmeno in cura ormonale, si sente un maschio. E la scuola le aveva pure offerto un bagno tutto per lei per venirle in contro.

          Scusate lo sfogo, ho scritto 100naia di commenti al riguardo ma dopo aver letto una tale mole di spazzatura e’ difficile non arrabbiarsi e fare i politicamente corretti.

          Ma che c@##o, pure la pausa pranzo mi sono rovinato per risponderti.

        2. Cisco

          @Fabio

          Caro Fabio, nessuno ce l’ha con le coppie omosessuali (che peraltro posso essere formate anche da eterosessuali).
          Il punto e’ che ogni ricerca scientifica fa delle ipotesi e adotta una certa metodologia, modificando le quali cambia il risultato.

          Quindi sostenere che “Le affermazioni secondo cui i bambini, per crescere bene, avrebbero bisogno di una madre e di un padre non trovano riscontro nella ricerca internazionale” non significa ne’ che facendo altre ipotesi non ci siano riscontri ne’ che sia vero il contrario, cioè che i bambini non abbiano bisogno di un padre e una madre…

        3. Toni

          Fabio
          La “legittimità” attiene alla legge . Significa essere conforme al diritto non agli “studi scientifici” (sui quali, per consistenza e valore, hai avuto risposta). In Italia l’adozione a gay non è legittima. Meno che mai l’andare all’estero pagare da 50.000 a 150.000 dollari per comprarsi un bambino. Aggiungo l’inesplicabile mistero del perché se il bambino si compra in Russia è utero in affitto se avviene in California no. Tu sai il perché?

          1. Giannino Stoppani

            Che si fa Toni?
            Si fa finta che non sia il solito paraponzi e si riparte da capo?

          2. andrea udt

            Errata corrige, la deposizione di Mark Loren si trova qui:

            clearinghouse
            DeBoer v. Snyder
            Loren deposition

            (googolate queste parole)

            se qualche fuori di testa la vuole posso ritrovare pure il link dell’intera sentenza della corte della florida.

            Però io mollo qui, questa cosa degli “studi autorevoli” sta diventando patologica, dispendiosa e scass#c#xxi.

            Spero che altri abbiano la pazienza di andarsi a leggere tutti gli “autorevoli” e controbattere quando la propaganda si fa sfacciata.

          3. Toni

            Per ora è un paraponzi in incognito, un poco represso, … ma credo che esploderà con il super paraponzi e apoteosi finale della corte suprema della Florida. Seguiamo gli sviluppi.

      2. lucillo

        Ho capito: il solito benaltrimo per non affrontare le questioni nel merito.

  2. Cisco

    @Barbanera

    In raltà è la componente radical-trans-chic della maggioranza – con il compiaciuto sostegno della componente radical-dem-giacobina della magistratura e dei media – a forzare le regole dell’adozione per rendere orfani di “concetti antropologici” quali madre o padre i giovani adottabili. Sul fatto poi che questo faccia piacere alla “componente cattolico-conservatrice della maggioranza” non posso che esclamare: ma mi faccia il piacere!

  3. Toni

    Per le adozioni stanno provvedendo i giudici, che in Italia non hanno bisogno delle legge potendo costruire analogie giuridiche spaziando da gai.it e topolino. In effetti non può lamentarsi Alfano che è convito di aver vinto e raggiunto un gran obbiettivo: aver conservato la poltrona nonostante il tenue dissenso alla legge.

    1. Toni

      a* topolino

  4. Filippo81

    Con questi soggetti come la cirinnà……povera Italia !

  5. Caterina

    Sulla Cirinna’ e’ tutto già scritto, fiducia anche alla camera per evitare che torni al senato e approvazione prima delle comunali. Inutile discuterne.

    1. Sebastiano

      “…Inutile discuterne…”

      Il vostro motto preferito.

    2. Angelo Erre

      Inutile discuterne.
      Metodi da Partito Democratico: nomen non omen.
      Massì ma in fondo a te che te frega se per assecondare i desideri di qualcuno si impone a tutti una legge truffaldina e anticostituzionale.

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