Silviuccio

Di Fred Perri
26 Febbraio 2004
Che c’è di male in quello che dice Silvio Berlusconi?

Che c’è di male in quello che dice Silvio Berlusconi? Nada. Quelli che si scandalizzano sono gli stessi che ogni giorno della settimana, appoggiati ai banconi dei bar sport gestiti dalla sciura Marisa o dal roscio-rifatto Biscardi (non cambia il livello della discussione, ma nel primo caso gli avventori sono molto più simpatici), sparano le loro banalità riguardo al pallone, convinti di saperne, sempre, più degli altri. Non so se il Presidentissimo capisca qualcosa di politica, di economia e del resto che deve praticare per governare questo paese. A volte ho dei dubbi, anche se ha fatto una cosa per me, a differenza di quelli che sono venuti prima e dopo: il condono edilizio del ’94. Ma questi sono fatti personali. Riguardo al calcio, perché non può dire quello che pensa, soprattutto all’allenatore che paga profumatamente? Ogni settimana presidenti cialtroni insultano gli arbitri, vilipendono gli avversari, straparlano di complotti, annunciano che il campionato non è regolare, s’accapigliano intorno a una moviola. Il Berlusca parla di calcio, disquisisce di schemi tattici. Ma avete fatto un’esegesi delle sue parole? è l’unico in circolazione che si cimenta con il calcio giocato: se utilizzare uno o più attaccanti, se schierare il 4-4-2. Parla di sport, diamine, a gente che ormai non lo fa più.

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