
Siria, rapiti due giornalisti spagnoli e arrestata un’avvocatessa attivista
Sono stati rapiti in Siria due giornalisti de El Mundo, principale quotidiano spagnolo. Sono Javier Espinosa e il fotografo indipendente Ricardo Garcia Villanova: sono stati rapiti lo scorso 16 settembre, da un gruppo affiliato ad Al Qaeda, ma solo oggi il quotidiano lo ha confermato ufficialmente. Oggi è stata arrestata alla periferia di Damasco una nota avvocatessa impegnata per i diritti umani, Razan Zeitune, di nazionalità siriana, che aveva ricevuto il premio Anna Politovskaya e il premio Sakharov del Parlamento europeo: a darne notizia all’agenzia italiana Ansa sono stati alcuni attivisti siriani. Zeitune e il suo gruppo di lavoro erano operativi nel sobborgo a nord di Damasco Duma.
I GIORNALISTI SPAGNOLI. El Mundo ha spiegato che i suoi due giornalisti erano stati rapiti con quattro militanti dell’Esercito libero siriano, che «In teoria avrebbero dovuto proteggerli». Invece i quattro siriani sono stati liberati dopo 12 giorni, ma non i due giornalisti spagnoli». Espinosa ha vissuto a Beirut fin dal 2002, da dove ha lavorato come corrispondente per il Medio oriente. E già sopravvissuto al bombardamento a Homs, dove erano rimasti invece uccisi la giornalista statunitense Marie Colvin e il fotografo francese Remi Ochlik. Il 29 febbraio Espinosa era riuscito a lasciare la Siria per il Libano, nascosto in un convoglio di rifugiati. Villanova è invece un fotografo freelance, ma anche lui ha una lunga esperienza sui fronti di guerra, ed era stato in Afghanistan e Libia, collaborando con vari media internazionali: oltre a El Mundo, anche per il francese Le Mond e per l’agenzia France Presse, per i quotidiani statunitensi New York Times, Washington Post e il settimanale Newsweek. Ad oggi sono tre i giornalisti spagnoli rapiti in Siria: il terzo è Marc Marginedas, inviato speciale per El Periodico.
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