Soviero fans club

Di Fred Perri
22 Aprile 2004
Ho fondato il “Soviero fans club”.

Ho fondato il “Soviero fans club”. Quando leggerete queste righe il giudice sportivo Maurizio Laudi avrà condannato a una lunga pena il portiere del Venezia, reo di averne stesi una caterva prima di venire fermato da forze soverchianti. Non dico che abbia fatto bene a salire sul ring, ma il suo gesto mi è sembrato infinitamente meno grave di quello di Totti, di Mihajlovic e di tutti gli altri giocatori di Roma e Lazio che si sono rifiutati di andare avanti con il derby di Roma. Il gesto di Soviero è stato plateale, esagerato, eclatante, ma, nella sua enormità, concluso nel tempo e nell’immaginario collettivo. Non aiuterà a fabbricare mostri, non legittima inciuci, non è ipocritamente bypartisan. è tutto lì, nella sua incredibile ma limitata violenza. Nessuno seguirà l’esempio di Soviero, ma molti, invece, potrebbero seguire quello di Totti che ha preferito ascoltare i tifosi piuttosto che il prefetto. Soviero pagherà per tutti, perché non è nessuno. Il giudice Laudi, che doveva condannare Roma e Lazio a un doppio 0-3 a tavolino e penalizzarle di un punto, avrà invece applicato il regolamento per Soviero. Liberate Salvatore Soviero, pugile per una notte. E se non volete aderire al mio movimento, almeno uscite dalla nebbia: Soviero non è il male del calcio. è solo uno a cui sono girati i coglioni.

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