Spiderman è tornato e niente è più come prima

Di Elisabetta Longo
22 Giugno 2012

[internal_gallery gid=35997]Quando la coppia Sam Raimi/Tobey McGuire si è sciolta, la Sony non ha potuto fare altro che accettare la separazione. E rilanciare dicendo: non cerchiamo un regista che giri il quarto capitolo della saga di Spiderman, ma qualcuno che, con un nuovo cast, ricominci da capo. Detta così, sembra una follia. Eppure Marc Webb, il regista di 500 giorni insieme, è riuscito nell’impresa e The Amazing Spiderman è un film gradevolissimo, in cui la commedia romantica si alterna alla fantascienza e al dramma di un ragazzo orfano e con l’ingombrante dono dei superpoteri. La storia è un po’ diversa rispetto all’originale di Raimi e il Peter Parker interpretato da Andrew Garfield è nervoso e irruento, molto diverso dallo sguardo dolce che aveva Tobey McGuire. A fare la parte della sua fidanzata, qui, la nuova promettente star Emma Stone, che al momento sta dominando i red carpet di mezzo mondo e che pare abbia un flirt con l’attore protagonista, nella migliore delle tradizione delle saghe.

La storia prende il via quando Peter decide di capire cosa sia successo ai suoi genitori, che l’hanno affidato agli zii e sono partiti in fretta e furia. Ma le ricerche s’interrompono quando deve fare i conti con la famosa puntura di ragno prodigiosa e con gli effetti che questa ha sul suo corpo. Lo spettatore si diverte tanto quanto Peter a scoprire che può agilmente camminare sui muri, e come questo si ingegna a costruire uno sputaragnatele (il supereroe di Raimi invece aveva il sistema integrato nel braccio). A fare la parte del cattivo Rhys Ifans (il gallese di Notting Hill), che interpreta uno scienziato con il pallino dell’accoppiamento genetico di specie diverse, e anche il poliziotto che dà la caccia al vigilante mascherato, fraintendendolo come nemico della città, non scherza. La nuova operazione Spiderman, in uscita il 4 luglio, è promossa, non fa rimpiangere la precedente trilogia, anche se non se ne sentiva la necessità. Siamo sicuri che la tuta rossa e blu di Spiderman sarà ancora una volta il costume più desiderato dai bambini a Carnevale.

 

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1 commento

  1. fender80

    Lo attendevamo tutti come il reboot più difficile dell’anno e così è stato. Il nuovo Spiderman di Marc Webb risulta non così distante dal precedente da renderlo accattivante come ci si aspettava. Purtroppo i fratelli minori soffrono sempre del paragone con il maggiore, perchè se fosse stato lui il primo della serie sarebbe stato eccezionale! Tuttavia, sebbene la scelta di Garfield risulti più “consona” all’immagine di un Peter Parker un po’ imbranato ma determinato, rispetto alla precedente versione “vorrei ma non posso” di Tobey Maguire, lo scenario più cupo e dark che ci si aspettava è stato macchiato dallo stesso Spiderman, poco riflessivo e molto spesso troppo scanzonato. Forse il tentativo è stato quello di renderlo simpatico ed esuberante come il Tony Stark di Robert Downey Jr? Beh il paragone non può tenere. Anche il tema dell’ “eroe per caso” che decide di prendersi a cuore la difesa del bene contro il male non è stato molto approfondito, lasciando lo spettatore alla sua libera interpretazione, o ancor peggio tenendolo legato ancora troppo al vecchio Uomo Ragno. Nulla da eccepire su cast ed effetti speciali, però per un rilancio di Spiderman in grande stile ci attendevamo qualcosa di più coraggioso. Non ci resta che confidare nel ritorno dell’Uomo Pipistrello!
    MM

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