
Star Wars, La minaccia fantasma torna in 3D ma non se ne sentiva il bisogno
Ormai i fan devono essersi fatta una ragione. Il primo a non aver capito o frainteso la straordinarietà irripetibile della saga di Star Wars è proprio il suo padre, padrone e creatore, George Lucas. Diciamo questo da fan veraci della saga, quella vera e immortale costituita dagli episodi IV-V-VI non nascondendo una grande delusione mista ad amarezza di fronte alla nuova, non necessaria uscita cinematografica dell’episodio I – La minaccia fantasma. Non si sentiva il bisogno di questo nuova uscita: innanzitutto perché il 3D nasce da una semplice conversione e adattamento del film uscito nel 1999: aggiunge poco, non aumenta il basso tasso di spettacolarità di quello che è considerato unanimemente come il peggior film dell’esalogia.
Anzi la proiezione cinematografica in digitale in 3D (che vuol dire soprattutto un maggior ricorso alla luminosità) evidenzia tutti i 13 anni di età del film. I colori sono poco carichi, i fondali appaiono ancora più irreali, le immagini elaborate in computer grafica poco definite. Si avverte, ancora più che nel momento dell’uscita cinematografica del 1999 un sentimento di inverosimiglianza diffusa che è uno dei tanti punti di debolezza del film. Il che è paradossale: La minaccia fantasma è un film tutto sommato recente ma è invecchiato male, malissimo tanto da apparire in parecchi momenti datato e provvisto di una tecnologia obsoleta che nessun effetto tridimensionale riesce a nascondere. E la stessa impressione non si avverte di fronte alla visione della Trilogia classica: un’epopea ancora “giovane” e coinvolgente nonostante siano passati ben 35 anni dal concepimento. E lì erano tutti modellini, astronavi di cartone, effetti ottici e illusioni. E, almeno per Una nuova speranza, un budget risicato.
I difetti de La minaccia fantasma sono macroscopici: personaggi statici e poco carismatici per quanto interpretati da grandi attori (Liam Neeson, Ewan McGregor, Natalie Portman, la più in parte di tutti), una commistione dei registri comico e melodrammatico che era uno degli elementi più riusciti nei film interpretati da Harrison Ford & Co. e che qui appare artificiosa e poco bilanciata. Due esempi per tutti: il pathos che non scatta nella scena dell’addio di Anakin bambino a sua madre e il personaggio macchiettistico di Jar Jar, lontanissimo dall’essere quell’elemento surreale e comico, incarnato perfettamente dai due robot R2 -D2 e C-3PO nei capolavori degli anni ’70 e ’80. E ancora: difetti di scrittura. La vicenda è inutilmente troppo complicata, con troppi personaggi in campo e svolte inefficaci (l’addio di Anakin dal pianeta natio, la morte di Qui-Gon Jinn ma anche il rapporto di dubbio gusto che si instaura tra la Portman e il bambinello); inoltre la spiegazione “scientifica” della composizione della Forza, oltre a essere risibile toglie anche quell’aura di misticismo che era stato uno dei punti di forza e di novità dei primi film. Difetti di regia: tanto, troppo spazio viene lasciato alle meraviglie (comunque discutibili) della computer grafica e troppo poco all’elaborazione di una caratterizzazione efficace dei protagonisti che non bucano mai lo schermo né appaiono mai simpatici.
Tutto ciò incide anche sul ritmo del film, statico e inerte in molti momenti o comunque senza equilibrio, senza baricentro. O si va a tremila all’ora come nella sequenza della “corsa delle bighe” con protagonista Anakin bambino, di grande impatto scenico ma anche troppo lunga e insistita oppure si assiste a interminabili dialoghi che smorzano la tensione. Mancano personaggi forti anche tra i “cattivi”: il senatore Palpatine è tutto tranne che carismatico e terribile come il memorabile Darth Vader e Darth Maul esce di scena troppo presto per suscitare davvero paura e inquietudine. Cosa si salva dunque ? La sequenza della già citata “corsa delle bighe”, il personaggio vitale e indipendente di Amidala/Natalie Portman che prova a non far rimpiangere Carrie Fisher. Il resto è dimenticabile, anzi già dimenticato. Le vere guerre stellari, di armi e di eroi, sono altrove (ed arriveranno in 3D tra qualche anno e dopo qualche altro discutibile episodio).
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