
Stasera in tv Molto incinta, ideale per rinfoltire il vocabolario alla voce insulti e imprecazioni
Su Italia 1 questa sera c’è Molto incinta. Judd Apatow in cabina di regia, Katherine Heigl (Alison) e Seth Rogen (Ben) i protagonisti principali della storia. Come s’intuisce dall’orrendo titolo italiano, il convitato di pietra è una gravidanza. Improvvisa, inaspettata e frutto di un incontro causale. Alison, però, dopo lo smarrimento iniziale decide di tenere il bambino e di avvisare lo sconosciuto Ben, un ragazzone che di crescere non ne vuole proprio sapere. Dopo lo smarrimento iniziale Ben ci mette tutta la buona volontà del caso per dimostrarsi in grado di fare il padre. Ad aiutarlo, una sfilza di parolacce, molte delle quali indirizzate alla fidanzatina d’America orfana del rassicurante camice di Grey’s Anatomy.
VOLGARITA’ GRATUITA. Inutile dire che in America il film è stato un successo, ma non basta l’aspetto pro-life della pellicola a salvarlo dalla stroncatura. Perché nel film di Judd Apatow ogni scusa è buona per parlare di sesso con un linguaggio da ghetto, puntando sempre sulla volgarità estrema per far ridere. Che sia in ospedale, a letto, davanti a una discoteca o al ristorante, la prassi è la solita: ogni due battute, meglio infilarci una scurrilità, così ridiamo tutti, dagli 0 agli 80 anni. E poi gli americani si chiedono perché non capiamo il loro umorismo…
SESSISTA. Ben, lo scansafatiche per eccellenza, durante il film le prova tutte per compiacere Alison, che invece è sempre uguale a se stessa: controllata, matura e convinta che la loro coppia improbabile non funzionerà mai. La stessa Heigl ha definito il film «una pellicola un po’ sessista, dove le donne sono tese e senza senso dell’umorismo e gli uomini sono amabili e sanno divertirsi. Ho fatto fatica ad amare questo film». Non abbiamo dubbi, ecco perché forse è meglio concentrare le nostre energie su un film con qualche annetto ma dal fascino intatto: Point Break, su Rai 4 alle 21.10.
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