Contenuto riservato agli abbonati

Stati non più Uniti. Nessuno si governa da solo

Di Mattia Ferraresi
15 Settembre 2024
Il grande giurista Paul Kahn e le fratture dell’America di Harris e Trump: «La gente si ritira nel privato quando invece avrebbe bisogno di relazioni. Non c’è democrazia senza amore»
(Ansa)
(Ansa)

Paul Kahn è un pensatore atipico. Sostiene strenuamente gli ideali democratici, ma critica il soggetto individualista e sradicato che sembra il protagonista assoluto della vita democratica contemporanea. È un laico che critica la secolarizzazione. Un liberale che condanna il modello dell’uomo che si autocrea. Un rigoroso giurista che parla di amore e sacrificio. Un ebreo che dopo un lungo percorso è approdato a un’ambientazione cristiana. Ha anticipato i tempi. Nel 2004 prescriveva di «mettere il liberalismo al proprio posto» in un libro che, scandalosamente per quel periodo, sosteneva che l’ordine politico non è fondato sul contratto, ma sul sacrificio. E non avendo i liberali la concezione del sacrificio, non riescono a spiegare come il progetto dello stato moderno possa aver partorito, ad esempio, le tragedie del Novecento. Ora sono in tanti a seguire le orme di questa critica.
Qualche anno fa ha scritto Democracy in Our America, un libro nel quale legge le patologie della democrazi...

Contenuto riservato agli abbonati
Light
leggero nel formato, profondo nei contenuti.
Digitale
leggero nel formato, profondo nei contenuti.
Full
leggero nel formato, profondo nei contenuti.
Approfondire è una scelta. Falla con Tempi. Scopri l'offerta

Articoli correlati