Superbia

Siamo nell’era del potere palese e occulto dei mass media. Ciò che non viene scritto sui giornali o visto in tv non esiste. Così milioni di fatti inutilmente offensivi e infamanti si possono vedere e sentire, mentre milioni di storie positive vengono nascoste. Non è questo il posto per un dibattito sociologico, perché nella vita ho scelto un altro mestiere. E però, se persino il Cavaliere (che per me è, più che il salvatore della patria, quello che ci ha salvato dalla noia e dalla sfiducia nell’uomo che senza la sua discesa in politica ci saremmo bevuti per 30 anni) ha dovuto rispondere a mezzo stampa alla rampogna rifilatagli dalla moglie a mezzo di stampa nemica, allora anche per me è venuto il momento di usare il mezzo. Spesso ho qui raccontato di mie vicende familiari della vita di tutti i giorni, dei figli, dei cani ma non ho mai detto di lei che con il mio contributo (ovviamente irrisorio per lei) ha prodotto tutto ciò, con il beneplacito di Dio, s’intende. Ora, nonostante abbia vissuto 26 anni con me, è arrivata a festeggiare in queste ore i cinquanta. A lei, che mentre sono dall’altra parte del mondo mi telefona per sapere se in fondo alla via dove si trova (che io non so) deve andare a destra o sinistra per arrivare al luogo in cui sta andando (che io non so), per prima cosa regalerò un comodo navigatore. E poi le auguro di continuare per la strada che non è “una strada” ma “la strada”. Per questo il navigatore l’ha già. Auguri, Carla.

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