Superbia

Una notizia curiosa ci dà l’esatta consistenza del problema dell’uomo moderno. In Giappone, nella regione dello Zentsuji, si coltivano cocomeri cubici che entrano così perfettamente nei frigoriferi. Non c’è stato bisogno di nessuna manipolazione genetica per arrivare a queste forme, è bastato farli crescere in vasi di vetro rettangolari squadrati anziché liberamente. Certo, costano di più, ma lo scopo è raggiunto. Già san Tommaso aveva indicato il vero dramma della comprensione: «Quidquid recipitur, ad modum recipientis recipitur», ognuno recepisce a misura del recipiente. Sembra paradossale, ma la più grande fabbrica prodotta dalla modernità è proprio quella dei vasi di vetro in cui infilare le nostre teste per adattarle alla dimensione del frigorifero, giustappunto congelate. Cosa può permettere, che imprevisto può succedere perché il vaso si rompa? Bellissima l’intervista su Vanity Fair all’ex plurindagato Paolo Cirino Pomicino, ex dissipatore delle casse pubbliche della Prima repubblica (molto meglio dei dissipatori di tutte le casse pubbliche e private presenti e future dei politici della repubblica in cui viviamo, sia essa la seconda o la terza) il cui ricordo dell’infanzia lo riporta alla frase della madre davanti alla morte dell’altro figlio, suo fratello Bruno: «Mamma si inginocchiò davanti alla Madonna e disse: io non ti capisco, ma te lo affido».

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