Tacciono i soloni, rotolano i palloni. È stato un bel Mondiale

Tanti discorsi dei giornalistoni che ti spiegano tutto, ma poi si va in campo. Il calcio è l’ovvio dei popoli, bastano due righe e due porte e parte il divertimento

Scrivo queste poche, sporche e inutili righe mentre è in corso la finale del Mondiale 2022 a una settimana esatta dal Santo Natale.

Cari amici, compagni e bastardi di ogni genere e grado, cari membri del Parlamento europeo con gli armadi pieni euro cash, i fatti veri di questo Mondiale in Qatar sono tre.

Uno: è stato un mondiale grottesco per la collocazione, inquietante per tutto quello che lascerà (vedi la corruzione, le mazzette e le discussioni su chi è più pulito), per i moralismi sfoggiati, per le finte lotte per i diritti umani esaurite in due giorni e in due fasce arcobaleno, poi tutti con la bocca tappata (ah, la Germania la ricorderò solo per quello); due: è stato un Mondiale scontato come tutti gli altri: malgrado le sorprese, un Giappone qui, un’Arabia Saudita là (ma le Bentley lo sceicco le ha confermate? Boh), un Marocco superstar, poi la finale è stata elitaria come sempre; tre: è stato un gran bel Mondiale. Eh già, ma n...

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