Il presidente non riesce a fermare la persecuzione dei copti in Egitto, che ha conosciuto un boom nell'ultimo mese, culminato nel rilascio di tutti i musulmani che hanno umiliato la 70enne cristiana Thabet
Egitto. Dopo le cosiddette “primavere arabe” del 2011, i copti hanno vissuto in uno stato di crescente tensione. Dal 2013 bruciate una quarantina di chiese
Intervista a Tewfik Aclimandos, docente egiziano di Storia contemporanea del mondo arabo: «Ad oggi non c'è alternativa ad Al-Sisi. I sauditi smettano di guardarci come inferiori»
Il paese si è salvato dalla sharia e dal default economico grazie ai soldi dei sauditi. Ma adesso il Cairo e Riyadh sono in disaccordo su tutto. Islam compreso
I cristiani hanno solo una chiesa ogni 5.500 fedeli. Negli ultimi 60 anni è stato quasi impossibile costruire nuovi luoghi di culto per le proteste degli islamisti. E anche la nuova legge è lontana dalla perfezione
Appello dell'arcivescovo contro i continui assalti alle case, i rapimenti e le estorsioni ai danni dei copti. Da ultimo l’omicidio di un sacerdote accusato di essere un «combattente infedele»
Egitto. La sua casa è stata bruciata, così come quelle di altre sei famiglie cristiane per una "voce" riguardante suo figlio e una musulmana. Ora i cristiani chiedono giustizia
Da politico consumato, il presidente dell'Egitto ha sfumato le dichiarazioni più nette e lasciato implicite quelle più problematiche. La nostra decodificazione
Instabilità, terrorismo islamico, disoccupazione, guerre e bombardamenti. Ecco a cosa hanno portato le “rivoluzioni democratiche” della mezzaluna araba
I giovani rivoluzionari sono delusi dai risultati della loro protesta del 2011. Il presidente al-Sisi, più che per autoritarismo, è criticato a causa dei mancati successi in economia e sicurezza