angela merkel
La situazione nel Vecchio Continente è più tranquilla: nell'ultimo mese la Bce ha immesso liquidità per oltre mezzo miliardo di euro e soprattutto si è risolta la delicata crisi greca. Il presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Junker, ha dichiarato che domani avrà luogo la definizione del piano di salvataggio per Atene.
Capeggiati da Italia, Regno Unito e Olanda, i premier di 12 paesi chiedono attraverso una lettera «un piano di crescita per l'Europa». Nuovi temi, diversi da quelli di deficit e debito, sono stati inseriti nell'agenda dei prossimi vertici Ue. Merkel e Sarkozy sono avvisati: l'Europa vuole cambiare rotta.
In un articolo apparso ieri sul Corriere della Sera si documentava come il paese ellenico sull'orlo del default continua ad aumentare le sue spese militari. Fregate, sottomarini e caccia sono il pegno che i greci devono pagare a francesi e tedeschi in cambio degli aiuti. Così quest'anno bruceranno il tre per cento del loro Pil.
Nella sua trasmissione Nove in punto, la versione di Oscar su Radio24, Oscar Giannino, indagando quale riforma del lavoro l'Italia potrebbe adottare, spiega quella tedesca di Peter Hartz, che con quattro modifiche ha creato 2,5 milioni di posti di lavoro. Il ministro Fornero potrebbero ricavarne ottimi spunti.
L’ufficiosa richiesta tedesca di un vero e proprio commissariamento della Grecia con un bilancio scritto a Bruxelles e Berlino ha suscitato reazioni ufficiali greche ormai assolutamente esasperate. Pubblichiamo l'articolo di Oscar Giannino che appare sul numero 05/2012 di Tempi, da oggi in edicola.
Tutti soddisfatti, anche l'Italia, al termine del summit straordinario dei leader Ue che hanno trovato l’intesa finale sul nuovo Trattato sulla disciplina di bilancio. Chi ha un rapporto tra deficit e Pil superiore al 60% (l'Italia è al 120%) incorrerà in sanzioni ma nel debito sarà considerato anche quello privato e la ricchezza privata. Anche la Repubblica Ceca non firma.
L'attesa del meeting di Bruxelles provoca l'instabilità dei mercati. L'asta odierna dei Btp con scadenza quinquennale e decennale si è da poco conclusa riportando un aumento degli spread. Il Tesoro ha emesso 3,6 miliardi di euro con scadenza 2017 al 5,39 per cento e 2 miliardi di euro che saranno rimborsati nel marzo 2022 al 6,08 per cento.