«Per ora non parlo delle indagini. Non serve, non posso difendermi (difatti mi tengono dentro), ma leggo alcuni giornali. Qualcosa devo sapere, oltre che capire. Ognuno fa il suo gioco, fate anche voi il gioco». Ventunesima lettera da San Vittore
«Non mangiare a qualcosa serve: in 70 giorni di carcere ho già perso 10 chili». La carne di Pasquà, i doni del Cielo e due conti sul vitto dei galeotti. Ventesima (esilarante e drammatica) lettera dal carcere San Vittore
«Lo sciopero è contro il sovraffollamento per cui nessuno ha a disposizione per vivere lo spazio necessario per ottenere l'autorizzazione alle porcilaie.
Viviamo in 6 metri quadrati. Si sta in piedi a turno». Diciannovesima lettera
Stavo aspettando il cappellano quando è arrivato un altro detenuto, scortato dai secondini che urlava: «Mia madre sta morendo e questi mi portano dal prete! Che me ne faccio del prete?». Diciottesima lettera da San Vittore
Ho sempre pensato che i politici fossero lo specchio dei loro elettori. Oggi ho capito che sono anche lo specchio dei carcerati: non governa nessuno. Diciassettesima lettera da San Vittore.
Incontro a Carate Brianza con 400 studenti delle scuole superiori. Così il presidente di Regione Lombardia ha parlato di sé, del proprio impegno in politica e degli scandali sui giornali
«Perché si tira avanti? Perché in carcere alcuni resistono, mentre altri si suicidano? Qual è la speranza che ci sostiene?». Quindicesima lettera dal carcere di San Vittore
"Ha preso fuoco il deposito delle bombolette da campeggio usate per cucinare in cella. Botti, fuoco fino al quarto piano, pompieri, polizia e secondini". Quattrodicesima lettera dal carcere di San Vittore.